Politica
Lega, Giorgetti: accordo con Berlusconi? Ecco i 5 punti imprescindibili
"Nessuno caccerà Bossi, ma tutti devono rispettare Salvini"
Immigrazione, sicurezza, flat tax, Europa e attuazione dei referendum sull'autonomia di Lombardia e Veneto del prossimo autunno. Sono i cinque punti che la Lega ritiene imprescindibili per un accordo nel Centrodestra. A spiegare le strategie del Carroccio, all'indomani della riconferma di Matteo Salvini nel ruolo di segretario federale, è Giancarlo Giorgetti, vice-segretario uscente è vera 'mente' politica di Via Bellerio intervistato da Affaritaliani.it.
Cosa intendete per lotta all'immigrazione clandestina?
"La decisione di fermare gli sbarchi per cinque giorni in occasione della settimana del G7 dimostra che quando e se si vogliono bloccare non è affatto difficile farlo. Per tutelare i potenti del mondo si fermano gli sbarchi, salvo poi ridistribuire chi arriva in tutti i piccoli comuni in dosi più o meno massicce. E' perciò dimostrato che facendo sul serio questa invasione si riesce a stoppare. E questo andrà fatto senza se e senza ma".
Per quanto riguarda la sicurezza?
"Tolleranza zero, certezza della pena e legittima difesa. Si tratta di punti elementari e di ciò che avviene in tutti i Paesi civili del mondo".
Un altro punto per voi fondamentale è la flat tax al 15%...
"Esatto. Serve una tassazione equa, giusta e semplice. Spazzando via tutta la burocrazia italiana che talvolta costa addirittura più delle tasse".
E l'Europa? Volete davvero uscire dall'euro?
"Chiediamo di rinegoziare tutti i trattati europei. Sappiamo perfettamente quali sono le difficoltà per uscire dall'euro. Noi critichiamo la moneta unica e quindi l'uscita dall'euro verrà valutata. Il Trattato di Maastricht, però, contiene delle condizioni per la moneta unica che ormai non sono più attuali e anche quel trattato può e deve essere rinegoziato".
Referendum in Lombardia e Veneto, che cosa chiedete esattamente?
"Noi diciamo sì all'autonomia per il Veneto e per la Lombardia e quindi una coalizione di governo non dovrà avere la minima incertezza, come invece ha dimostrato di avere in passato, nel concedere quel livello di autonomia che chiederanno le Regioni".
Il problema con Forza Italia è anche che voi chiedete una legge elettorale maggioritaria mentre Berlusconi sostiene il proporzionale...
"Chi vuole il maggioritario ipotizza la possibilità di formare coalizioni, chi vuole il proporzionale evidentemente vuole andare da solo".
Quindi Berlusconi non vuole costruire un'alleanza di Centrodestra...
"Questo lo ha detto lei".
Umberto Bossi uscirà dalla Lega? Lei lo conosce benissimo...
"Francamente non penso che uscirà dalla Lega. Ovviamente è libero di interpretare il suo pensiero e credo che nessuno lo caccerà dal movimento. Certamente c'è una dinamica in base alla quale, in modo democratico, a scrutinio segreto e senza nessun tipo di condizionamento da parte di nessuno, ha consentito a Salvini di ottenere un'investitura quasi plebiscitaria. Quindi, come tale, andrà rispettato da tutti in quanto segretario legittimo".
Bossi resterà presidente della Lega?
"Credo di sì, così è scritto nello statuto, almeno finché lui lo vorrà. Ma ovviamente dipende dalla sua valutazione".
Lei resterà vice-segretario della Lega?
"Non dipende da me ma da Salvini. I vice-segretari vengono nominati dal segretario. Non ne ho la minima idea".
Ci sarà un incontro Salvini-Berlusconi prima delle Amministrative dell'11 giugno?
"Può darsi che in campagna elettorale si incontrino, ma al momento non c'è nulla in programma".