Politica

Lega, scontro tra Giorgetti e Salvini? Due chiacchiere con Roberto Maroni...

Alberto Maggi

L'ex segretario leghista ad Affaritaliani.it

Giancarlo Giorgetti contro Matteo Salvini? La proposta di una costituente avanzata dall'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ha lasciato freddo il leader del Carroccio. E subito si è parlato di due linee divergenti ai vertici della Lega. Affaritaliani.it ha posto qualche domanda all'ex ministro dell'Interno e del Welfare ed ex segretario leghista Roberto Maroni.


Che cosa pensa della costituente lanciata da Giancarlo Giorgetti?
"Ma non esiste! Questa cosa è una battuta fatta così da Giorgetti".

Cioè?
"Vorrebbe dire che il governo dura fino al 2023".

Perché scusi?
"Beh, se si fa il tavolo delle riforme. Quanti ne sono stati fatti?"

Tanti e lei se li ricorda bene...
"Eh certo".

E infatti Salvini ha reagito in modo molto freddo...
"Eh sì certo, vorrebbe dire che la maggioranza e il governo durano".

E che eleggono pure il nuovo presidente della Repubblica...
"Esatto".

Una proposta che rompe i piani di Salvini che vuole le elezioni politiche nel più breve tempo possibile...
"Sì ma non esiste".

Lei che conosce bene Giorgetti, qual è il senso delle sue parole?
"E' stata una battuta che ha detto parlando di altre cose, è stata una battuta. Adesso però devo andare..."

Ancora un minuto. Non vede un disegno dietro?
"No".

Un disegno in qualche modo anti-Salvini...
"No, no, no".

Perché è così sicuro?
"Giorgetti non è un generale che si mette a fare le cose contro Salvini. Non ha il phisique. Non è così. Non è fatto così. Quindi non esiste questa cosa".

Quindi?
"E' una battuta che lui ha fatto a margine di un convegno, gli è venuta così".

Ma lei che cosa pensa della costituente?
"E' una cosa di buon senso, vero. Però avrebbe la conseguenza di durare fino a che la legislatura dura. Quindi non è ipotizzabile".

Però qualcuno dice che Giorgetti dialoga con Gianni Letta e con il mondo cattolico e moderato di Forza Italia...
"Ma va' là!, ma sì. Giorgetti dialoga con tutti. Solo che un conto è parlare e un contro è dettare la linea politica".

Ed è il segretario a dettarla, cioè Matteo Salvini...
"Eh certo, chi se no? Ora devo andare però. Arrivederci".