Politica

Legge elettorale, Rosatellum 2.0 un boomerang per chi vuole le larghe intese

Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)

Grande coalizione senza numeri. Dopo la chiusura delle urne partirà il mercato delle poltrone


Vuoi vedere che hanno sbagliato i conti? L'ipotesi più gettonata del dopo-voto con il Rosatellum 2.0, il sistema al vaglio del Parlamento, è la grande coalizione tra Forza Italia, il Pd (non Renzi premier) e i centristi vari (leggi qui). Ma anche prendendo i numeri più favorevoli per queste forze politiche che ermergono dagli ultimi sondaggi sulle intenzioni di voto, il governissimo 2018 - magari con Paolo Gentiloni di nuovo premier - non avrebbe la maggioranza per governare, né a Palazzo Madama né a Montecitorio.

Al Senato il Pd non andrebbe oltre i 74-75 seggi, Forza Italia si fermerebbe a quota 52-53 mentre i centristi vari, considerando anche la cosiddetta 'quarta gamba' del Centrodestra e ipotizzando che Alternativa Popolare raggiunga il 3% (non è affatto scontato), non andrebbero oltre i 26-27 senatori. La somma, nel migliore dei casi, farebbe quindi 155 seggi con una maggioranza a Palazzo Madama fissata a quota 158 (alla quale va tolto il presidente che non vota aggiungendo i senatori a vita). Alla Camera i numeri sarebbero più o meno gli stessi. L'ipotesi più favorevole per la grande coalizione porta a quota 305-307 deputati contro un quorum previsto di 316.

I calcoli di Affaritaliani.it sono stati realizzati tenendo conto degli ultimi sondaggi elettorali prendendo soltanto i valori più alti per Pd, Forza Italia e centristi vari. E' del tutto evidente che i fautori del governissimo dovrebbero "pescare" altri parlamentari da altri gruppi, come è avvenuto in questa legislatura, magari qualche leghista o esponente di Fratelli d'Italia oppure qualche deputato - senatore eletto con i 5 Stelle o le sinistre. E' facile immaginare che partirebbero subito le trattative (e le offerte di poltrone) per arrivare alla soglia di maggioranza richiesta. Inclusi anche i parlamentari eletti in Valle d'Aosta e nelle province autonome di Trento e Bolzano.