Centrodestra, Berlusconi vuole Gentiloni premier dopo le elezioni politiche
Centrodestra, guerra di Berlusconi contro i due Matteo (Renzi e Salvini)
Silvio Berlusconi contro i due Matteo. Renzi e Salvini. Il Rosatellum 2.0 con una quota di uninominale ferma al 36%, ed è stata proprio Forza Italia ad imporsi evitando che arrivasse al 50% come era nel vecchio Mattarellum, è scritto apposta per evitare che uno dei due Matteo possa andare a Palazzo Chigi. Ad affermare ciò non sono né leghisti né fedelissimi del segretario dem ma esponenti di spicco del partito dell'ex Cavaliere che, a microfono spento, osservano e valutano le mosse di Berlusconi che, guarda caso, in Russia ha chiesto a Vladimir Putin di smettere di finanziare la Lega.
Con la riforma elettorale che sta per arrivare in Parlamento per ottenere la maggioranza di seggi sia alla Camera sia al Senato serve almeno il 43% dei voti. Se non anche il 44-45%. Un'ipotesi, stando ai sondaggi, praticamente impossibile sia per Salvini sia per Renzi, considerando soprattutto il M5S che vale almeno il 25%. Che Berlusconi non voglia un esecutivo a guida Salvini è ormai evidente, come ha spiegato ad Affaritaliani.it Vittorio Sgarbi (leggi qui) e come abbiamo spiegato in questo articolo (leggi qui), ma l'ex Cav annovera tra i nemici anche Renzi.
Il suo obiettivo è quello di un governo di larghe intese dove Forza Italia, per senso di responsabilità nei confronti del Paese, conceda il proprio sostegno ottendo in cambio tre o quattro ministeri e soprattutto un presidente del Consiglio gradito, anche se espressione del Partito Democratico. E in pole position ci sarebbe proprio l'attuale premier Paolo Gentiloni. E' sbagliato pensare ad un ritorno del Patto del Nazareno che era sostanzialmente un dialogo diretto Berlusconi-Renzi.
Oggi il leader di Fi, tramite Gianni Letta, tratta con i nemici interni di Renzi ovvero con l'area di Dario Franceschini, con il ministro Calenda e con tutta quella parte, consistente, dei democratici che non è minoranza ufficiale ma che nemmeno può essere annoverata tra i fedelissimi del segretario. Un progetto, quello dell'ex Cav, che piace molto anche al Quirinale, che vuole evitare scontri e contrapposizioni laceranti, e all'Unione europea. Non a caso Berlusconi è in stretto contatto con i vertici del PPE dominato da Angela Merkel. E alla Cancelliera, sia direttamente sia attraverso il presidente del Parlamento Ue, avrebbe garantito che alla guida dell'Italia non ci sarà né il populista Salvini né il populista (almeno nei toni verso Bruxelles) Renzi.