Politica

Lettera aperta al Ministro Giancarlo Giorgetti

di Daniele Marchetti

Prima (o contemporaneamente) di nuove e sacrosante campagne di emersione dal “nero” di nuovi edifici, si trovi un rimedio idoneo per il pregresso

Finanziaria 2025 e l’emersione delle case fantasma: lettera aperta al Ministro dell’Economia

Gentile Ministro Giorgetti,

prima di riesumare l’idea del senatore Giulio Tremonti che ideò -con un qualche rilevante successo- i provvedimenti per l’emersione degli immobili fantasma (ovvero sconosciuti al fisco), sarebbe opportuno togliere lo Stato dalla imbarazzante ed immorale posizione di “esattore sugli abusi”.

È sì, Ministro Giorgetti, perché questa è la realtà.

Con la legge Tremonti del 2010, in molti casi, anche -e direi soprattutto- per immobili minori (e non le fantomatiche villette in riva al mare di cui tutti parlano e che tutti vedono tranne, spesso, gli uffici comunali preposti al controllo) come -ad esempio- annessi agricoli nelle campagne o in alta montagna, l’emersione ha interessato immobili parzialmente o completamente abusivi, molto spesso impossibili da sanare urbanisticamente non già perché deturpano il paesaggio o perché costituiscono uno scempio ambientale bensì, semplicemente, perché privi della (doppia -o talvolta anche singola-) conformità con gli strumenti urbanistici.

Dunque, egregio Ministro, in questi casi -e ce ne sono a migliaia di migliaia dispersi per tutta Italia, come Lei sa bene- lo Stato, suo malgrado, nell’invitare o, meglio, nell’imporre l’accatastamento è diventato da un lato connivente/complice degli abusi (riconosce legittimo fiscalmente ciò che non lo è urbanisticamente) e dall’altro, riscossore di tasse sull’abuso stesso (percependo da ormai tre lustri l’IMU su immobili parzialmente o totalmente abusivi).

Abusi che i Comuni si guardano bene dal demolire sia per la cronica mancanza di risorse (ed ogni demolizione costa all’erario migliaia di euro), sia perché non deturpano il paesaggio ed anzi spesso sono inseriti nel tessuto rurale della campagna italiana, ma soprattutto perché costituiscono un’entrata importante per il bilancio comunale.

Quindi gentile Ministro Giorgetti, prima (o contemporaneamente) al varo di nuove e direi sacrosante campagne di emersione dal “nero” di nuovi edifici, si trovi -anche all’interno della legge finanziaria 2025- un rimedio idoneo per il pregresso.

Una soluzione che nel recuperare preziosissime risorse aggiuntive (e solo Lei sa quanto l’Italia ne abbia bisogno) toglierebbe finalmente lo Stato Italiano ed i Comuni dalla meschina ed imbarazzante posizione di “esattori sugli abusi”.

Coraggio e Buon lavoro!