Lui è tornato: Fini, Meloni, La Russa e il rischio della cancel culture
Rinnegando il passato si perde la propria identità. Un errore fatale sia all'ex segretario di Alleanza Nazionale che, più recentemente, a Di Maio
Ed anche Giorgia Meloni deve fare un minimo di attenzione perché prima delle elezioni aveva detto: “Guardi io ero dentro An quando Fini ha fatto quelle dichiarazioni, non mi pare di essermi dissociata”. Si riferiva alle dichiarazioni di Fini in Israele. Più equilibrato e più credibile è invece stato Ignazio La Russa che come Presidente del Senato è la seconda carica dello Stato, quando ha detto “no alla cancel culture” e poi ha dichiarato che non parteciperà ai cortei per il 25 aprile.
Questa posizione è molto più condivisibile del tentare di cancellare tutto il passato quando si è raggiunto il potere altrimenti è in agguato, appunto, “l’effetto Fini” e cioè la totale perdita dell’identità storica che ha distrutto l’uomo della svolta di Fiuggi.
“Effetto Fini” che trova sempre e comunque conferme nella regola storica di Giovambattista Vico dell’eterno ritorno visto che una sua declinazione recente è stata “l’effetto Di Maio” e cioè il fatto che negare completamente il passato populista lo ha distrutto facendogli perdere in due anni una serie impressionante di cariche per giungere alla mesta espulsione dal Parlamento.
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