Politica
M5S: "Casaleggio aveva rotto con Grillo. Fondò Rousseau per fermare Beppe..."
Intervista di Affaritaliani.it a Paolo Becchi, docente di filosofia del diritto all'Università di Genova, ex ideologo del Movimento 5 Stelle
Che idea si è fatto dell'accordo di separazione tra il M5S e Rousseau?
"Non è stato un semplice divorzio. E' stata una separazione di quelle senza intesa, se non quella economica a favore di “Rousseau”. Questo divorzio lascia una profonda lacerazione, non a caso Davide Casaleggio si è disiscritto dal Movimento e ha detto che questo M5S non ha più niente a che fare con quello fondato da suo padre. La rottura è dunque totale. Dispiace che i giornali abbiano preso le difese di Conte, che sicuramente ha più potere. Ma non è giusto che abbiano bypassato le ragioni di Casaleggio. Il quale ha sempre parlato con il “Corriere della Sera”, e prima di lui il padre. Oggi invece intervistona e paginoni del “Corriere” a Conte mentre Casaleggio ha dovuto accontentarsi de “La Stampa” di Torino. Anche questo è un segnale che il potere sta con Conte e che Casaleggio è stato messo da parte".
Come sarà il M5S di Conte?
"Non sarà più il Movimento 5 Stelle, anche se Conte ovviamente utilizzerà il logo che ha portato in passato enorme fortuna, anche elettorale. Conte del “vero” M5S non sa nulla, non è neppure un iscritto, utilizzerà il suo consenso personale per farsi un movimento nuovo che oggi prova a spiegare sul “Corriere della Sera” con un'intervista senza una idea, solo aria fritta. Nulla dal punto di vista programmatico. Vedremo la “Carta dei valori” che presenterà. Questo nuovo Movimento, usando un'espressione tra virgolette, nasce di fatto da uno “stupro” visto che Casaleggio è stato estromesso grazie al Garante della Privacy, da Conte stesso nominato, il quale per così dire gli ha fatto un bel regalo. Posso sbagliarmi, ma questa operazione mette il Garante in una situazione - a mio avviso – imbarazzante: non si sono lasciati margini di movimento a Casaleggio, che per evitare di finire davanti ad un Tribunale, alle fine ha deciso di consegnare i dati a Crimi, che peraltro, stando ad un tribunale, non è il rappresentante legale del M5s".
E Grillo? Continuerà a essere il garante del M5S?
"Grillo ha creato l'opportunità per Conte di prendersi il Movimento ma non avrà più alcun ruolo, se non quello meramente formale di un garante, privo però di qualsiasi potere. Lui ha deciso l'accordo con il Pd che ha fatto nascere il governo giallo-rosso e poi ha regalato il Movimento a Conte. Dopo la reazione al presunto stupro del figlio, Grillo ha generato molti dubbi e tante perplessità intorno alla sua figura ed è ormai politicamente screditato di fronte a tutta l’opinione pubblica. Il problema vero è capire che cosa farà “da grande” Di Battista, che anche lui si è disiscritto. Vedremo nei prossimi mesi".