Politica
M5s, Casaleggio va al contrattacco. Apre le candidature per il direttorio a 5
Dopo la nomina a capo politico di Conte da parte di Beppe Grillo, arriva la mossa del responsabile di Rousseau. Ipotesi reintegro per i ribelli
M5s, Casaleggio va al contrattacco. Apre le candidature per il direttorio a 5
Il M5s continua nella sua guerra interna. Neanche il tempo di nominare come nuovo capo politico Giuseppe Conte da parte di Grillo e dei big del Movimento, che un'altra figura chiave va subito al contrattacco. Davide Casaleggio ha deciso di aprire le candidature per il direttorio a 5, quell'organo collegiale che il garante ha bocciato. Ieri, - si legge su Repubblica - come se domenica non fosse accaduto nulla, come se insomma non fosse divenuta di dominio pubblico l’investitura di Giuseppe Conte a nuovo leader del M5S, sempre sul “Blog delle Stelle” è apparso un post di Rousseau con regole e istruzioni per candidarsi al direttorio dei cinque che dovrebbe (anzi, avrebbe dovuto) superare la figura del capo politico. Organo che per Grillo, così com’è stato pensato, adesso non ha più senso di esistere. «Finge di non sapere che con ogni probabilità questa elezione dell’organo collegiale, o perlomeno com’era prevista, non ci sarà più: questo dialogo tra sordi adesso è il punto dirimente », spiega un alto in grado del M5S.
Intanto, in via informale agli espulsi - prosegue Repubblica - è stato fatto sapere che la via del perdono c’è, soprattutto per chi al netto del disagio per le larghe intese ha dimostrato di tenere comunque all’appartenenza ai 5 Stelle. Recuperare così nelle prossime settimane 20-30 parlamentari vorrebbe dire limitare i rischi per le possibili cause contro le espulsioni, aumentare il peso parlamentare in aula e come detto anche i contributi alle strutture del M5S. Basti un calcolo: da qui alla fine della legislatura le 40 espulsioni, se confermate, varrebbero un ammanco di 5 milioni di euro ai gruppi parlamentari, visto che alla Camera per ogni eletto vanno 48 mila euro di fondi, al Senato 65 mila.