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Politica
M5s, Convegno di Ivrea: AAA Cercasi (disperatamente) Classe Dirigente

A Ivrea va in scena il futuro pensato dalla famiglia Casaleggio ed è difficile non reprimere un brivido al solo pensiero. Nelle Officine H della Olivetti, dalla quale partì - con risultati non esattamente trionfali per l’azienda - l’avventura professionale di quel Gianroberto fondatore del Movimento Cinque Stelle, sfilano sul palcoscenico vari personaggi della società civile con la quale l’erede al trono Davide tenta disperatamente di accreditarsi quale mentore della prossima forza di governo, mentre le pentastar come Luigi Di Maio sono relegate in platea a guardare assieme a Beppe Grillo, che evoca "Star Trek" nei pochi contatti con la stampa.

Addio attivisti sgarrupati, improbabili raccolte di firme, risse con i giornalisti. Anzi, a Ivrea, i giornalisti tanto vituperati fino a un minuto fa dal M5s la fanno da padroni. C’è il solito Marco Travaglio, “portavoce” del M5s in TV e sull’house organ ufficioso Il Fatto Quotidiano; c’è Franco Bechis (più volte dato per papabile collaboratore della Raggi a Roma); c’è Gianluigi Nuzzi (marito di Valentina Fontana, titolare della Visverbi che ha organizzato il convegno e agente di molti opinionisti televisivi e della carta stampata); c’è Gianluigi Paragone (la cui trasmissione La Gabbia è una delle preferite dei simpatizzanti M5s); c’è Enrico Mentana, che Giuliano Ferrara ha accusato di essersi grillinizzato. Più che un dibattito a una convention, un itinerante talk show di La7

La kermesse si apre con il saluto di Beniamino de' Liguori Carino, nipote di Adriano Olivetti, che tralascia però di dire che i contatti tecnici del blog di Beppe Grillo fanno capo proprio alla sede legale dell’azienda di famiglia (in Via Jervis 77 a Ivrea). Poi parla Fabio Vaccarono, AD di Google Italia, con un celebratissimo intervento ricitato dallo stesso Casaleggio nel riprendere la frase "Il futuro è già presente, basta saperlo vedere". Google è del resto parte integrante del successo online del M5s, visto che tramite Google Adsense gestisce la pubblicità in rete del blog di Beppe Grillo (di nuovo il blog…) e della galassia di siti della Casaleggio Associati, da La Fucina a Tze Tze a La Cosa. Gianluigi Nuzzi, dal canto suo, reduce dal flop dell’ospitata di Davide Casaleggio in una recente puntata di Otto e mezzo (risultata una delle meno viste in assoluto nella storia della trasmissione) dà il suo contributo a un cavallo di battaglia del M5s, il complottismo, prefigurando chissà quale congiura (forse di una lobby di alieni?) possa aver impedito la presenza dell’astronauta Paolo Nespoli, che aveva dato la sua disponibilità, punendolo con un funebre casco sulla sedia vacante. Un forfait che si aggiunge a quello del PM Francesco Greco, altra defezione illustre che non è piaciuta a Baby Casaleggio.

In compenso, in platea c’era il suo ex collega Antonio Di Pietro, spesso presente agli eventi pentastellati e “trombato” dalla Casaleggio che qualche anno fa tolse il supporto informatico all’IdV in declino per dedicarsi al più redditizio M5S. 
Alla parata sul palcoscenico interviene anche Nicola Bedin, che da cinque anni guida l’ospedale San Raffaele di Milano. E i parlamentari del Movimento devono aver rabbrividito, avendolo - come ricorda Mauro Suttora su Lettera43 - attaccato più volte negli ultimi anni tanto che Paola Taverna ne chiese perfino l’interdizione in un’interrogazione del 2015. E che dire della presenza di Paolo Magri, segretario italiano della Commissione Trilateral, quella stessa Trilateral che Roberto Fico attaccava pesantemente e che fino a ieri era vista dal M5s come una specie di associazione satanica portatrice di tutti i mali del mondo? Ma chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, scordamoce o passato. A Ivrea si parla solo di futuro.

Un futuro affidato alle sorti di Luigi Di Maio, il candidato premier che trova alla convention la sua ricetta in puro stile “Miss Italia” per risolvere la questione siriana: una pioggia di banconote da un dollaro invece delle bombe. Sarà questa una delle “brillanti” soluzioni cui alludeva la sindaca perennemente in bilico Virginia Raggi anch’ella intervistata a Ivrea? Al convegno, la Raggi è parsa particolarmente interessata alle innovazioni tecnologiche, quali i robot umanoidi o gli smartphone con le braccia. Fra un pensiero dedicato ai mille guai della sua giunta e alla nuova tegola del suo assessore Meloni condannato, vagheggiava forse un futuro popolato da frigoriferi con le gambe? Non ci è dato sapere. Seduto accanto a Grillo in platea c'è pure Arturo Artom, definito "collezionista di rovesci aziendali" ed esponente dello "scrocco-chic", passato da Mario Monti al M5s e grande amico del defunto Gianroberto Casaleggio. Più che futuro, nel caso di Artom, si parla di trapassato remoto

Fra incoerenze, inversioni a U, complottismi e banalità, a Ivrea c’è stato anche spazio per gli strafalcioni. Ed è stato proprio Casaleggino a macchiarsene, cadendo per ben due volte sulla parola “Aura”, che il giovane rampollo ha invece pronunciato “Aurea”. Ma forse più che uno strafalcione è stato un lapsus freudiano. Se il futuro visto alla kermesse di Ivrea può rappresentare una inquietante incognita per l’Italia casomai il M5s dovesse andare al Governo, il futuro per Davide Casaleggio e per la sua azienda è sicuramente più “aureo”  che mai. 

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