Politica
M5s, la bomba Grillo stravolge i piani. "Ora Conte potrebbe anche desistere"
L'ex premier non ha commentato l'uscita del garante, ma nel Movimento scoppia il caos: "Ci massacrano, andava fermato"
M5s, la bomba Grillo stravolge i piani. "Ora Conte potrebbe anche desistere"
Nel M5s è scoppiato il caso Beppe Grillo, dopo il video pubblicato in cui difende il figlio Ciro, accusato di stupro insieme ad altri tre amici, ai danni di una ragazza nel luglio 2019. "E' innocente, stavano solo scherzando. Perchè non ha denunciato subito e lo ha fatto solo 8 giorni dopo? Arrestate me piuttosto, ma non lui". Tutte queste frasi hanno causato un caos nella politica. Maggioranza e opposizione unite: "Parole inaccettabili", ma dai grillini solo silenzio, ma che fa rumore. Giuseppe Conte tace - si legge su Repubblica - e non potrebbe fare altro. È in un momento delicatissimo. Aveva deciso che questa sarebbe stata la settimana del lancio del nuovo statuto e della carta dei valori. Aveva spiegato alle persone a lui più vicine il perché di alcune scelte. Ma ora? Cosa ne sarà di quell’accelerazione in un clima in cui il principale alleato del nuovo Movimento – il Partito democratico – ha dovuto prendere con tutte le sue forze le distanze dal Garante M5S? Tutte le donne del Pd si sono schierate, se anche i vertici dem possono dire di trattare con Conte, non con Grillo, il problema c’è ed è gigantesco.
Così, quel che si sa è che Conte - prosegue Repubblica - è a lavoro su una squadra di persone nuove. Due uomini e due donne. Nessuno che abbia altri incarichi, nessun volto noto o notissimo. Niente big insomma, per dare l’idea di un coinvolgimento il più ampio possibile. E però, in queste ore confuse, gli scambi di messaggi tra eletti M5S dicono tutto il malessere e tutta la paura: «Non aspettavano che questo per massacrarci - spiega un parlamentare - sono già partiti. Oggi Grillo si è dato una mazzata contro, questa storia non può che danneggiarlo. Dovevano fermarlo e invece è evidente che qualcuno lo ha consigliato male. Non vorrei che Conte, a questo punto, decidesse di desistere».