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M5s, Morra e il vicesindaco di Roma aprono: "Basta Salvini, proviamoci col Pd"

Il presidente della Commissione Antimafia: "Nuova intesa con Salvini? Sarebbe una follia errare due volte"

GOVERNO: MORRA (M5S), 'DISPOSTI A EVITARE URNE PER INTERESSE CITTADINI. NUOVA INTESA CON SALVINI? FOLLIA ERRARE DUE VOLTE'

"Noi vogliamo un cambio di paradigma. Se ci saranno nelle aule forze disposte a mettere al centro i diritti dei cittadini e non gli interessi di una parte noi, in funzione di quello che verrà dal Colle, siamo anche disponibili ad evitare il ritorno alle urne". Lo ha dichiarato il senatore del M5S e presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, a "Agorà Estate" su Rai3. Nuova intesa con Salvini? "Errare una volta va bene ma errare due volte con lo stesso soggetto sarebbe una follia. La moneta socialmente più importante è la credibilità. Matteo Salvini ha dimostrato di non avere affatto idea di che cosa sia la credibilita", aggiunge Morra. 

Bergamo(M5S), proviamoci, con il Pd abbiamo molto in comune

Con il Pd "bisogna confrontarsi sui contenuti e verificare se c'e' la possibilita' di far nascere un governo". Cosi' il vicesindaco M5S di Roma, Luca Bergamo, in un'intervista al Fatto Quotidiano. Secondo lui, chi parla di inciucio "dimentica di aver approvato, un anno e mezzo fa, una legge elettorale proporzionale, passata con i voti della Lega e di Renzi. Quella legge ha prodotto un Parlamento dove esiste una forza di maggioranza relativa, il M5S". E poi Bergamo ricorda che a inizio legislatura "c'erano due scenari: l'accordo con la Lega o con il centrosinistra. Quella discussione non fu consentita da Renzi. Oggi che l'esperienza con la Lega e' chiusa, bisogna chiedere al Pd di sedersi a un tavolo e confrontarsi seriamente, come non ha fatto un anno fa". Per il vicesindaco di Roma, infatti, fra M5S e Pd "ci sono convergenze note e anche divergenze, ma ce n'erano paradossalmente di piu' con la Lega". Fra le cose in comune, c'e' la riduzione dei parlamentari, ma anche "tanti temi che riguardano i diritti fondamentali della persona, le politiche sociali, il lavoro e lo sviluppo economico, l'urgentissima transizione ecologica, la cultura, la parita' salariale tra donne e uomini, e molto altro". Per Bergamo, inoltre, "bisognera' correggere le distorsioni massicce contenute nel decreto sicurezza. E ci sarebbe lo spazio per una politica economica credibile per il paese, per l'Europa e comprensibile ai mercati. Se nasce, non deve essere un accordo anti Salvini, ma un governo serio, in una fase molto delicata".