Politica

M5s, Morra lancia l'assalto a Di Maio. Fattori e Grassi se ne vanno

Elena Fattori annuncia il suo addio al M5s. Ma anche il senatore Ugo Grassi è in procinto di seguirla. E Morra promuove incontri sull'identità del M5s

M5s: una trentina di parlamentari con Morra a discutere d'identità

L'assalto a Luigi Di Maio è stato lanciato. Nicola Morra, presidente della commissione antimafia e senatore del MoVimento 5 Stelle, ha deciso di promuovere una serie di incontri sull'identità del Movimento. Ieri sera a Palazzo San Macuto sono arrivati una trentina di parlamentari. "Non è un atto sovversivo", ha scritto lo stesso Morra in un post su Facebook. Ma non è certo un mistero che la leadership di Di Maio sia vissuta con sempre maggiore insofferenza da alcuni esponenti del Movimento. Tanto che al Senato il M5s perde altri due pezzi: Elena Fattori, che ha annunciato il suo passaggio al Gruppo Misto, e Ugo Grassi, che sarebbe anche in lui in procinto di ufficializzare il suo addio.

M5S: FATTORI, "ABBANDONATA DA MOVIMENTO PASSO AL MISTO"

"Oggi passo al gruppo Misto, ma continuo a sostenere il governo. Non ho lasciato il Movimento 5 stelle, non ho abbandonato la nave, ma è il capitano che mi ha lasciata senza pane e acqua". Lo scrive in un post sul suo blog la senatrice Elena Fattori. "Da ormai un anno, senza peraltro che nessuno me lo abbia comunicato ufficialmente, sono sotto procedura disciplinare -ricorda- la cui conclusione ancora non vede luce. Un mese fa dunque ho pensato di sollecitare affinché questa storia venisse conclusa tramite una lettera inviata ai Probiviri, al capogruppo entrante e a quello uscente, con la preghiera di ridarmi quella possibilità di lavorare che mi è stata sottratta in questi mesi. Non ho ottenuto alcuna risposta, come nessuna risposta ho mai ottenuto ai miei appelli sui provvedimenti ai quali ero maggiormente sensibile come i decreti Sicurezza, passati in maniera indefessa salvo poi essere ammendati dal Presidente della Repubblica con le stesse motivazioni e perplessità da me espresse mesi prima. Non un emendamento, non un atto (sono la prima firmataria del disegno di legge sulle Agromafie della commissione Caselli) sono stati avallati dalla dirigenza 5 stelle".

"Non ho lasciato, ma sono stata lasciata. Sono stata isolata -lamenta Fattori- perfino sul territorio che mi ha dato mandato per portare avanti un programma che di certo non abbandono. Lo sottoscrissi allora e oggi continuerà ad essere una guida. Non ho potuto partecipare alle iniziative locali per la campagna elezioni europee ed amministrative, sebbene sia stata la seconda più votata a livello nazionale alle parlamentarie Senato in termini di numero di voti ricevuti. Per non parlare della esclusione a riunioni dei parlamentari laziali svolte prima con il sindaco Virginia Raggi sulla questione rifiuti, che direttamente mi riguarda considerati i siti presi in considerazione nel mio territorio, e successivamente con il vice ministro Cancelleri sulla autostrada Roma-Latina". "Questa esclusione da percorsi decisionali su temi delicati riguardanti il collegio che rappresento mi impedisce di esercitare il ruolo di portavoce in maniera incisiva. Sono stata isolata perché l'involuzione del Movimento 5 stelle di oggi, molto diverso da quello che conoscevo e nel quale sono cresciuta, è fatto di deroghe ai principi originari e di assenza di condivisione. "Il potere evidentemente cambia e snatura le persone che non hanno lo spessore per affrontarlo col giusto distacco e con in mente una visione e degli obiettivi. Ho aderito al Movimento 5 stelle per i suoi valori di partecipazione, attenzione all'ambiente, al territorio, alla giustizia sociale e perché predicava la politica come servizio e non come carriera. Sarò la portavoce -assicura in conclusione Fattori- di chi crede ancora in questi valori al di là delle bandiere".