Politica
M5s, nuovo scontro sulle liste. Raggi attacca, Lombardi: "Roma ti ha cacciata"
L’ex sindaca, rimasta fuori dalle liste, attacca su nomi e alleanze. L’assessora: "Contano i fatti e i romani ti hanno mandato a casa"
Elezioni: 16 agosto deadline M5s, capilista in mano a Conte. Ma è lite tra Raggi e Lombardi
Al via le autocandidature (e già ne stanno arrivando diverse) in vista delle parlamentarie M5s che si dovrebbero concludere - ma la data ancora non è ufficiale - il 16 agosto. Anche perché per il 22 dello stesso mese devono essere fatti i nomi dei 'papabili' nei collegi uninominali. Quello che si sa è che i nomi dei capilista saranno, viene riferito, nelle mani del capo politico, Giuseppe Conte, con la possibilità di salvare l'ex sindaca di Roma - che è stata dura con lo stesso ex premier - e di inserire in lista l'ex frontman Alessandro Di Battista.
I capilista saranno gli "unici" che sicuramente - se il risultato elettorale sarà premiante - entreranno in Parlamento, hanno riferito all'AGI diverse fonti, dopo la lettura del post con cui sono state indette le 'primarie' del Movimento. Intanto, già da ore circola fra i pentastellati una domanda: Conte salva Raggi e Di Battista? "Sì", e' stata la risposta che in tanti si sono dati. L'indicazione giunta a tutti - anche a quelli che non hanno la possibilita' di derogare dal tetto del secondo mandato - e' che bisogna conformarsi al voto degli iscritti del luglio 2019 e dell'agosto del 2020.
Per Raggi, eletta a livello comunale, il primo mandato e' considerato "zero" e il secondo a cui è stata eletta nel 2021 non ha scadenza nel 2022, anno in cui si svolgeranno, a breve, le elezioni politiche. Quanto a Di Battista, orami non piu' in M5s, Conte in Tv ha spiegato: "La questione che si dovesse essere iscritti da sei mesi" sulla piattaforma Skyvote per essere candidabili alle politiche "non e' stata scritta da nessuna parte" e "sicuramente" la "formazione delle liste non puo' che essere responsabilita'" del leader politico di turno.
Lombardi a Raggi: "No proclami da chi è stata mandata a casa a Roma"
Replica al vetriolo dell'assesora M5s Roberta Lombardi all'ex sindaca Virginia Raggi, che, ieri in un post, aveva chiesto "liste alla luce del sole" e aveva criticato chi in Regione non "muove una foglia" sull'inceneritore. "Rispettare il mandato elettorale significa anche saper creare le condizioni, quando non si hanno i numeri necessari, per poter realizzare il programma per il quale i cittadini ci hanno votato. A meno che non si abbia la maggioranza assoluta - ma com'è noto l'attuale legge elettorale non lo consente - la strada per tradurre le promesse in risultati concreti e' quella del confronto su temi specifici con altre forze politiche con le quali possa esserci una convergenza di visione e obiettivi", premette Lombardi.
"Alla fine sono i fatti che contano. Sono i risultati raggiunti che parlano del nostro operato e per i quali saremo giudicati alle urne. Perché in fin dei conti si può anche governare Roma per cinque anni e mezzo avendo la maggioranza ma se alla fine del mandato i cittadini ti mandano a casa, senza nemmeno farti arrivare al ballottaggio, allora è il caso di farsi una domanda - attacca l'assessora -. Non di lanciare proclami dal pulpito, tra l'altro con una doppia morale sulle candidature e sul processo partecipativo dal basso dopo aver riempito in buona parte le liste dei municipi con dei propri 'nominati'. Meglio un dialogo con altre forze politiche funzionale alla realizzazione di un programma e fatto in assoluta trasparenza agli occhi dell'elettorato che una finta e inconcludente morale purista".
"D'altronde, come peraltro realizzato in Regione Lazio dove grazie alla collaborazione con le forze di centrosinistra siamo riusciti a far escludere la costruzione di nuovi inceneritori dal Piano regionale dei rifiuti, se invece di condannarci all'irrilevanza si fosse accettato di interloquire con altri per le elezioni di Roma, probabilmente oggi non staremmo parlando di un inutile e dannoso inceneritore invece che di impiantistica moderna per il recupero della preziosa materia prima - conclude -. Confermo quindi il mio massimo sostegno al presidente Giuseppe Conte e a tutti quei consiglieri regionali e comunali che stanno verificando sui nostri territori se ci sono le condizioni per costruire e portare avanti progetti concreti anche con altre forze politiche che ci permettano di realizzare il programma del Movimento 5 Stelle. In un mondo in cui abbondano i demolitori, in questo momento costruire è la parola chiave".