Politica

M5s, Virginia Raggi rischia il processo per abuso d'ufficio e falso

Marco Zonetti

Notificato alla sindaca di Roma il 415 bis, atto preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio che aprirebbe alla Raggi le porte del tribunale

Virginia Raggi rischia il processo per abuso d'ufficio e falso. Alla sindaca è stato infatti notificato poco fa il 415 bis, atto preliminare alla richiesta di rinvio a giudizio. Per la sindaca potrebbero dunque apririsi le porte del tribunale. La procura di Roma (l'aggiunto Paolo Ielo e il pm Francesco Dall'Olio) indaga sulle nomine di Salvatore Romeo e di Renato Marra, fratello di Raffaele, decise dal Campidoglio.

Nella fattispecie, Virginia Raggi è indagata in concorso con Salvatore Romeo per abuso d'ufficio relativamente alla nomina dell'uomo a capo della segreteria. Alla prima cittadina si contesta quindi il passaggio di Romeo da funzionario alle Partecipate, con stipendio di 39mila euro annui, a responsabile della segreteria con emolumenti pari a circa 120 mila euro.

Secondo la Procura, invece, per quanto concerne la nomina di Renato Marra a capo del dipartimento Turismo capitolino, Virginia Raggi avrebbe dichiarato il falso a Mariarosa Turchi, responsabile anticorruzione del Comune. La Raggi aveva asserito che per la nomina aveva proceduto in piena autonomia, smentita tuttavia dalle sue chat con il suo ex braccio destro Raffaele Marra. Dalle chat, risultava infatti che la Raggi non aveva preso  parte alla selezione dei curricula, né era al corrente che il nuovo incarico di Renato Marra avrebbe comportato un aumento di salario. Per questa stessa vicenda, l'accusa di abuso d'ufficio resta ancora valida per Raffaele Marra. Mentre per quanto riguarda la Raggi, per la stessa fattispecie di reato, la Procura ha chiesto l'archiviazione.