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Mattarella firmerà la riforma della giustizia (per ora). Via libera a Nordio

di redazione politica

Il Presidente della Repubblica non si opporrà al disegno di legge incriminato che ha scatenato la bufera tra il governo e le toghe. Ecco perchè

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Non sarà insomma - prosegue Il Corriere - su questo appuntamento, per il quale bisognerà attendere i prossimi giorni, che si intuirà il pensiero di Mattarella sul conflitto in corso tra l’esecutivo e le toghe. Il viceministro della Giustizia Sisto (FI), conferma anche la norma sulla separazione delle carriere per i magistrati. "Una ritorsione? No, era nel programma elettorale. Abbiamo ricevuto il consenso su questo impegno e lo manterremo. Era nel cronoprogramma delle riforme, fin dalla sua stesura originaria, collocata subito dopo il secondo intervento sulle norme ordinarie, che riguarderà fra l’altro la prescrizione e le intercettazioni. I pm fanno le indagini e i giudici le sentenze lo stabilisce l'articolo 111 della Costituzione. Occorre esorcizzare - conclude Sisto - il fantasma di una magistratura supplente della politica. Ma basta con le guerre di religione".