Politica
Mattarella peserà le parole di Conte. Se cade, governo tecnico e poi elezioni
Il capo dello Stato non pensa ad un Conte ter, possibile la riconferma automatica in caso di fiducia alle Camere
Mattarella peserà le parole di Conte. Se cade, governo tecnico e poi elezioni
Sergio Mattarella ascolterà parola per parola il discorso del premier Conte alle Camere e anche in base a questi contenuti deciderà il da farsi. Ecco che cosa vuole verificare il capo dello Stato dopo la gran confusione sui negoziati in corso, - si legge sul Corriere della Sera -per valutare quali possibilità abbia sul serio la resistenza del premier ad abbandonare la nave semiaffondata dell’esecutivo e, nell’ipotesi di un salvataggio in extremis, di assicurarsi per il futuro una navigazione non avventurosa. Di sicuro, per lui, c’è solo che quello di martedì non sarà l’epilogo, ma l’inizio di una nuova fase dall’esito incerto. Può bastare anche la maggioranza relativa, traguardo che si conquista con un voto in più di quelli messi insieme dall’opposizione.
Esistono - prosegue il Corriere - una trentina di precedenti, compresi un paio legati all’era berlusconiana, che vincolano Mattarella ad accettare, comunque lo giudichi, un simile risultato. Dal quale, per inciso, il premier uscirebbe automaticamente confermato al timone di Palazzo Chigi, senza bisogno di dimettersi e rinascere sotto la voce “ter”. Se invece martedì sera salterà tutto, la partita passerà nelle mani del capo dello Stato. Che aprirà di corsa le consultazioni per accertare se vi siano soluzioni alternative. Ma teme, suo malgrado, di dover mettere in piedi un governo di emergenza o di scopo o tecnico o istituzionale o comunque lo si voglia chiamare, che si limiti a chiudere il cantiere del Recovery Plan e curare la campagna di vaccinazione, per portare il Paese alle urne nella tarda primavera.