Politica

Meloni: "Bavaglio a Corte dei Conti sul Pnrr? Faccio la stessa cosa di Draghi"

di redazione politica

La premier racconta l'aneddoto sul suo primo incontro con il presidente del Consiglio Ue Michel: "Ti sembro verde e con le antenne? E' rimasto stupito"

Governo, Meloni: "Basta con l'Italia spaghetti e mandolino"

Il governo ha deciso di intervenire sul Pnrr, ma oltre che modificare i progetti e cercare di siglare un nuovo accordo con l'Europa per poter spendere i fondi, la maggioranza si appresta a varare un decreto legge per limitare i poteri della Corte dei Conti. La premier Meloni però non accetta questa versione sul provvedimento che oggi sarà in Aula. A chi accusa il suo governo di "deriva autoritaria", come aveva fatto alcuni giorni fa tra gli altri anche l’ex premier Romano Prodi, Giorgia Meloni assicura che quel grido di allarme non ha senso di esistere. "La sinistra - dice Meloni a Quarta Repubblica - è molto in difficoltà. Non solo dice che c’è una deriva autoritaria se sulla Corte dei Conti proroghi le norme del governo Draghi. Sommessamente osservo che facciamo quello che ha fatto il precedente governo. Il problema è che c’è una deriva autoritaria se qualcuno che viene da destra e non da sinistra non avesse gli stessi diritti che hanno loro. Questo è un problema. Loro dicono che c’è una deriva autoritaria sulla Corte dei Conti che continua a fare i controlli, fa la relazione semestrale e nessuno le ha messo un bavaglio".

Leggi anche: "Pnrr-Corte dei Conti? Giusta la stretta": assist di Cassese alla Meloni

Leggi anche: Corte dei Conti, incontro col governo. Pnrr, i contabili esclusi dal controllo

Nell’intervista, la premier rivela anche un aneddoto che riguarda proprio i suoi incontri con altri capi di Stato: "Ricordo - prosegue Meloni a Quarta Repubblica - che a Sharm el-Sheikh incontrando il presidente del consiglio europeo Charles Michel gli ho chiesto: non sei stupito che io non sia verde e che non abbia le antenne? Chiaramente l'impressione che ho avuto io è che siamo stati figli un po' del racconto che avevano letto e che invece trovandosi una persona normale e seria siano rimasti colpiti". In ogni caso, Meloni assicura di non essere il tipo che si lascia intimidire di fronte ai leader di altre nazioni: "Se faccio un accordo, dico una cosa e la faccio: io non sono l'Italia spaghetti e mandolino che dice di sì e sorride nelle foto e poi si fa fregare tutto o prova a fregarti. Io voglio un'Italia che cammina a testa altra nella storia e credo che con questa capacità di stringere rapporti si possano portare risultati".