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Politica
Meloni e G7, dopo anni di subalternità finalmente contiamo qualcosa
Giorgia Meloni

All'Italia la presidenza del G7, Meloni in prima linea

Giorgia Meloni assume per l’Italia la presidenza del G7, il forum intergovernativo formato dai sette Stati con le economie maggiori del pianeta. Si tratta di Usa, UK, Canada, Francia, Germania, Giappone e appunto l’Italia, mentre l’UE è invitato permanente. Insomma si tratta di un gruppo ristretto, un club esclusivo, una élite, che ha in mano le leve finanziarie mondiali.

Il G7 fu creato nel 1975, quando il Canada aderì al gruppo informale dei sei stati precedenti. Dal 1998 al 2014 c’è stato anche il G8, con i governanti già menzionati più la Russia. Il G7, in pratica, si occupa di tutti i problemi mondiali dall’alto della sua prospettiva economica. La definizione funzionale sul sito del ministero degli Esteri è: “Il G7 è un foro che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più importante nella tutela del sistema internazionale basato sulle regole e i valori democratici e nel far fronte alle sfide del nostro tempo”. 

Sono previste quattro riunioni ufficiali a cui parteciperanno per l’Italia Giorgia Meloni, premier, e il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Una ad aprile a Capri ed una ad autunno a Fiuggi con i ministri appunto degli Esteri, una sul commercio internazionale a Reggio Calabria a luglio ed infine quella dei ministri dello Sviluppo economico prevista il prossimo autunno a Pescara.Il vertice almeno formalmente più importante, è poi quello dei Capi di Stato e di governo, che è invece previsto a Borgo Egnazia, in Puglia.

Il ministro Tajani avrà un ruolo importante e descrive così come si muoverà l’Italia: “La presidenza avrà una naturale proiezione nel Mediterraneo, su cui abbiamo la responsabilità di promuovere soluzioni che favoriscano pace e stabilità per l'intera regione, a partire dal conflitto attualmente in corso in Medio Oriente. Continueremo inoltre a sostenere convintamente l'Ucraina, anche sul fronte della ricostruzione".  E poi ancora: “Un’attenzione particolare sarà data sia ai Balcani, area che da sempre ha un'importanza strategica per la stabilità di tutta l'Europa, sia all'Africa, un continente con cui vogliamo promuovere partenariati paritari, efficaci e mutualmente vantaggiosi con i paesi africani, per la sicurezza e resilienza del continente". Ma i temi saranno anche quelli tecnologici e scientifici come quello fondamentale dell’Intelligenza Artificiale, la salvaguardia (intelligente) del pianeta, i temi della migrazione con il coinvolgimento diretto dei Paesi africani.

Il G7 è la grande occasione per Giorgia Meloni. Non è infatti ignoto che il premier ha fatto della politica estera il suo campo d’azione privilegiato, risollevando l’immagine dell’Italia a livello mondiale e garantendole un ruolo riconosciuto. Accolta con diffidenza, Washington e Bruxelles si sono dovute ricredere e l’Italia è stato un alleato fidato per le guerre in Ucraina e in Palestina, muovendosi sempre nel mainstream internazionale ma non rinunciando, quando necessario, ad imporre la sua visione come nel caso del nuovo Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, che ha visto l’Italia sola a non procedere nella ratifica, una decisione fortemente voluta dal leader della Lega Matteo Salvini.

L’Italia ha quindi acquisito nuova rilevanza internazionale per un Paese che è nell’élite mondiale dopo anni in cui i suoi rappresentanti istituzionali andavano a Bruxelles e Washington con “il cappello in mano”. Quindi per il nostro Paese il meritato riconoscimento del prestigio di essere una grande Nazione, nonostante le continue azioni dei guastatori caserecci che non perdono occasione per denigrarla.

LEGGI ANCHE: Meloni presidente del G7. Sfida non facile, grande occasione. L'analisi

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