Politica

Meloni presidente del G7. Sfida non facile, grande occasione. L'analisi

di Vincenzo Caccioppoli

Italia in primo piano nello scenario internazionale

La Presidenza italiana del G7 nel 2024 sarà chiamata a continuare il lavoro stabilito dai suoi predecessori

 

Come se non bastassero le tante sfide interne che aspettano il premier meloni nel 2024, un appuntamento internazionale è quello che forse segnare maggiormente il suo destino per il prossimo anno:  la presidenza di turno del G7..

Dopo la Germania nel 2022 e il Giappone nel 2023, è il turno dell'Italia di prendere le redini del G7 nel 2024. E la Meloni arriva a questo importante appuntamento dopo un anno in cui certamente la sua autorevolezza e il peso internazionale sono cresciuti grandemente. Alla fine di maggio 2023, i leader dei paesi del G7 si sono incontrati a Hiroshima per raggiungere un consenso su diverse sfide che attualmente minano la stabilità socio-economica globale. Tra questi, hanno chiesto un continuo sostegno all'Ucraina contro l'invasione russa,così come la necessità di risposte più coordinate alla coercizione economica della Cina. Hanno anche sottolineato fortemente le diverse crisi che stanno mettendo in pericolo lo sviluppo sostenibile globale. Ciò conferma il ruolo chiave svolto dal G7 come piattaforma geopolitica per concordare risposte unificate a quelle crisi che rappresentano una minaccia esistenziale sia per i paesi in via di sviluppo che per quelli sviluppati. Data la complessità di queste crisi, la Presidenza italiana del G7 nel 2024 sarà chiamata a continuare il lavoro stabilito dai suoi predecessori.

La presidenza del G7 offrirà all'Italia un'opportunità unica di posizionarsi come attore forte, credibile ed efficace nel campo della cooperazione allo sviluppo sia all'interno del G7 che nelle sue relazioni con il Sud globale. Per garantire la continuità, ci sono alcune aree chiave relative alla cooperazione allo sviluppo che la prossima presidenza del consesso dei grandi, dovrebbe iniziare a considerare, lavorare e costruire il consenso all'interno di altri forum multilaterali chiave, come il G20. Secondo l'economista Marco Fortis, presidente della fondazione Edison ed editorialista del sole 24 ore, la presidenza del G7 del 2024 fornirà un'opportunità unica" per l'Italia di presentare "i progressi strutturali compiuti dalla nostra economia negli ultimi anni, in particolare dopo la pandemia. Considerando i dati recenti sull'economia italiana, "non si capisce perché" l'Italia "non dovrebbe avere una valutazione almeno alla pari con quella della Francia", ha scritto recentemente Fortis sul giornale Il Foglio.

Sulla base dei dati finali per il 2022 e utilizzando le proiezioni 2023 dell'ultimo OECD Economic Outlook, l'Italia dovrebbe raggiungere la crescita economica più forte tra i paesi del G7 nel periodo 2022-2023, con un aumento del 5% del PIL in due anni. E se questo pone il presidente italiano in una posizione di sicuro rilievo di fronte ad alcuni suoi alleati, in particolare Germania e Francia, che mai come adesso forse sembrano soffrire il grande attivismo della nostra premier, allo stesso tempo l’occasione rappresenta una grande sfida per chi come il premier italiano, anche sfruttando queste debolezze, punta ad un ruolo di leadership in Europa, alla vigilia dell’importante voto per  il parlamento europeo. Sono tre i temi sui quali la presidenza italiano vuole mettere al centro della agenda internazionale: i conflitti in Ucraina e a Gaza, il contrasto alla immigrazione clandestina e il ruolo della intelligenza artificiale, tema su cui Giorgia Meloni sta puntando affinché il nostro paese possa giocare un ruolo centrale in Europa, ( come dimostrato anche dal grande impegno in tal senso del ministro del made in Italy Adolfo Urso in questi mesi ).

''L'Italia, in particolare, ha l'opportunità di assumere un ruolo strategico importante nel confronto sui grandi temi in agenda: dai drammatici conflitti in corso nel pianeta alle sfide dell'intelligenza artificiale, fino alle questioni energetiche e geopolitiche, contando sulle capacità diplomatiche che il presidente Giorgia Meloni ha  dimostrato di saper esercitare a livello globale.” ha detto Nicola Procaccini, copresidente dell’Ecr al parlamento europeo ed uno dei più ascoltati consiglieri della premier in politica estera. E la forza della Meloni al di là di quello che molti suoi detrattori pensano fa leva anche su una situazione economica che pare essere tra le  migliori del G7 anche sul  piano del debito, Tuttavia, il debito dell'Italia è cresciuto meno nel decennio 2014-2023 in termini di punti percentuali del PIL a causa di sette anni di surplus pubblico primario su dieci, e nel 2023 l'Italia sarà l'unico paese del G7 con un surplus primario.

La Banca per i regolamenti internazionali afferma anche che l'Italia ha il debito delle famiglie e delle imprese più basso tra i paesi del G7 e il suo debito aggregato è il secondo più basso dopo la Germania. La meloni potrebbe finalmente giocare sul piano diplomatico su molti fronti aperti, primo tra tutti quello africano e quello mediorientale oltre che quello della guerra in Ucraina. Ruolo a cui l’Europa sembra aver rinunciato in questo ultimo decennio, come spiega ancora l’onorevole Procaccini  “ il G7 è l'occasione per confermare che il mondo ha bisogno dell'Italia e delle nazioni  democratiche, portatrici di quei principi di libertà e sussidiarietà a cui non si può abdicare. In tal senso, sarà importante il richiamo  dell'Italia a guardare anche al Sud del mondo, attraverso un piano di  cooperazione e di sviluppo collaborativo con l'Africa, sull'esempio  del 'Piano Mattei' avviato dall'Italia”.

E poi come detto la presidenza italiana dovrà rappresentare una sorta di trampolino di lancio per raccogliere la tre e sfida dell'intelligenza artificiale come ha anche detto il ministro Urso a Verona a fine dicembre “ il primo evento ministeriale della presidenza italiana del G7 sarà quello dell’industria e dello spazio, che abbiamo voluto ripristinare dopo una lacuna durata sette anni, e abbiamo deciso di realizzarlo a Verona il 14 marzo”. 

L’importanza del tema dell’AI è del resto sempre stata sottolineata anche dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che nel corso della riunione del Comitato interministeriale per la transizione digitale tenutasi a Palazzo Chigi lo scorso novembre aveva annunciato, in vista del G7 una conferenza internazionale sul rapporto tra intelligenza artificiale e lavoro. Ed è proprio su questo solco che si inquadra anche la relazione particolare che la premier avrebbe instaurata con Elon Musk, che ha fatto capolino anche alla festa di Atreju. La premier insomma nella veste di presidente del g/ che vedrà il suo culmine a luglio nella splendida cornice di Borgo Egnazia, in Salento, dove si terrà l’attesissimo vertice dei grandi. Mai come ora forse il ruolo del nostro paese potrebbe avere un ruolo determinante sulle tante partite che si giocheranno da qui ai prossimi mesi. Giorgia Meloni sa che non potrà assolutamente fallire per sé, ma soprattutto per il paese, che,  anche grazie a lei, sta lentamente tornando al centro dello scacchiere internazionale.