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Politica
Meloni: “Covid? Sotto controllo. La riforma presidenzialista è una priorità ”

Le scelte del Governo Meloni di spostare le risorse sul fututo per la Manovra

"Daremo priorità ai saldi di bilancio e alle scelte politiche. Abbiamo scelto di spostare il grosso delle risorse sul futuro: sui giovani, sulla nuova occupazione e sulle imprese, sulal capacità di produrre lavoro. Bisogna avere il coraggio di fare scelte". Così la premier Giorgia Meloni parlando della manovra. Riguardo alle scelte futuro su come destinare le risorse il presidente del Consiglio sottolinea il fatto che i fondi nella legge di bilancio siano andati soprattutto sul caro bollette. "Se il quadro dovesse confermarsi cambiato una parte delle risorse potrebbe liberarsi", dice Meloni riferendosi all'introduzione di un tetto al prezzo del gas deciso in Europa. 

La riforma del semipresidenzialismo

Il semipresidenzialismo? "E' una delle mie priorità, l'obiettivo è riformare le istituzioni in questa legislatura, ed è un obiettivo al quale tengo particolarmente. Credo che possa solo far bene all'Italia avere stabilità e governi chiari, frutto dell'indicazione popolare, principi capaci di restituire efficienza. Sono sempre partita dal semi presidenza alla francese non perché sia il mio modello preferito ma è il modello sul quale c'è maggiore convergenza. Io vorrei fare una riforma più possibile condivisa perché parliamo delle regole del gioco. I modelli sono diversi e si possono anche inventare. Lo strumento, la bicamerale è utile se strumento serio di condivisione per arrivare a un obiettivo se no diventa uno strumento dilatorio".

Il Rdc, Meloni: "Mettersi in gioco. A noi la sfida per le condizioni di lavoro"

"Il lavoro lo creano le aziende, lo Stato non può abbattere la povertà per decreto". Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno, parlando del reddito di cittadinanza. Meloni ricorda nella sua premessa la misura della decontribuzione totale per chi assume a tempo indeterminato. "Noi stiamo lovorando per mettere in condizioni le aziende di assumere. Ci vuole maggiore occupazione", osserva, "dobbiamo comunque considerare che il mercato del lavoro è cambiato". "Bisogna evitare che il lavoro sia fatto in nero. Occorre diversificare le tipologie contrattuale facendo i controlli per evitare distorsioni", spiega rilanciando il sistema dei voucher, "alcune degenerazione del passato oggi sono più difficili".

Meloni ricorda come il governo sul reddito di cittadinanza abbia deciso di mantenere le tutele per sette mesi perché "vogliamo affrontare la sfida di trovare posti di lavoro" a chi vuole. "Mentre l'Italia in passato spendeva otto miliardi di euro" per mantenere "persone in grado di lavorare", sempre  "l'Italia decideva di restituire otto miliardi di euro all'Europa per il fondo sociale europeo. Ora ci sono tredici miliardi per la nuova programmazione e poi i fondi del Pnrr". "Io immagino un meccanismo così: quando ci si reca ad un centro per l'impiego il soggetto deve essere in grado di indicare il lavoro e chi pensa alla formazione", sottolinea.

"Se il tema della congruità è 'io non voglio accettare un lavoro sottopagato' sono d'accordo, ma se il tema della congruità è 'non considero il lavoro all'attesa dei miei studi' allora no. Tutti vorremmo trovare il lavoro dei nostri sogni ma non capita a tutti", dice Meloni, "non si può pensare di rimanere a casa" e "farsi mantenere da chi paga le tasse".     "Bisogna creare una filiera di rapporto tra il mondo dell'istruzione e del lavoro. Per parte non si trova il lavoro ma per parte non si trovano i lavoratori". "Questa è la sfida da affrontare" - conclude Meloni, "è un fatto culturale, mettersi in gioco per avere le proprie soddisfazioni".

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