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Politica
Giambruno, Meloni scatenata in Aula: "Maggioranza di governo compatta"
Giorgia MElon

Medio Oriente: Meloni, sosteniamo diritto Israele a esistere

"Non devono esserci dubbi a sostenere il diritto Israele a esistere" in linea "con il diritto internazionale". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista del consiglio europeo 

Medio Oriente: Meloni, preoccupati da conseguenze su popolo palestinese

"Siamo molto preoccupati dalle conseguenze che il conflitto scatenato da Hamas sta avendo in particolar modo sulla popolazione palestinese". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del consiglio europeo.

L'intervento di Giorgia Meloni al Senato

Le repliche di Giorgia Meloni alla Camera

Medio Oriente: Meloni, no giustificazione a terrorismo. E no vendette

"Nessuna causa può giustificare il terrorismo". Così la premier Giorgia Meloni parlando della situazione in Medio Oriente. La premier ribadisce il diritto di Israele a difendersi e aggiunge: "Ma la reazione di uno Stato non può essere motivata da reazioni di vendetta".

Medio Oriente: Meloni, appello a Israele per preservare luoghi di culto

"Il governo fa appello a Israele affinchè vengano preservati i luoghi di culto nella Striscia a partire da quelli cristiani". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella cumincazioni al Senato in vista del consiglio europeo.

Medio Oriente: Meloni, prospettiva è due popoli e due Stati

"La prospettiva è due popoli e due Stati". Lo ribadisce la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Senato in vista del Consiglio europeo, parlando della situazione in Medio Oriente.

Medio Oriente: Meloni, no distinguo condanna a ogni forma antisemitismo 

"Il Consiglio europeo che si apre domani si celebra in una fase storica e in un contesto internazionale ancora più difficili, per certi versi drammatici, dei precedenti. L’Unione Europea è chiamata a dare risposte forti e urgenti alle difficoltà che la sfidano, dall’interno e dall’esterno. Non sarà quindi un Consiglio di routine, non mi aspetto nemmeno un Consiglio per così dire semplice, ammesso che ne siano mai esistiti". Così la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Senato in vista del Consiglio europeo.     "La discussione sarà inevitabilmente condizionata dai terribili eventi che hanno insanguinato il Medio Oriente. Sul tema, prima di ogni altra considerazione, voglio esprimere anche in quest’Aula la mia vicinanza umana ai famigliari delle vittime del terrificante attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, la mia grande preoccupazione per la sorte degli ostaggi, di alcuni dei quali ho incontrato ieri i familiari a Palazzo Chigi e il mio profondo sgomento per la brutalità con la quale Hamas si è accanito contro civili inermi, non risparmiando neppure donne, bambini e anziani. La ferocia che abbiamo visto e il tentativo di disumanizzare quello che si ritiene essere il nemico sono concepibili solo quando il fanatismo religioso e ideologico riesce ad obnubilare la ragione e annichilire il senso di umanità. Da italiani, e da europei, è un qualcosa - osserva la premier - che ci spaventa molto, perché sono immagini che abbiamo già visto più volte nella nostra storia, e che ha assunto la forma più atroce nella persecuzione del popolo ebraico".         "Per questo non può esserci nessun’ambiguità nel condannare nel modo più fermo i crimini dei quali Hamas si è reso responsabile; non può esserci nessun distinguo sulla condanna ad ogni forma di antisemitismo, compresa quella di matrice islamica e quella che viene camuffata da avversione allo Stato d’Israele; non devono esserci dubbi nel sostenere il diritto di Israele a esistere e a difendere i propri cittadini e i propri confini, in linea con il diritto internazionale. Questa - osserva - è la posizione del Governo italiano e che il Governo italiano ha espresso in ogni sede, dal Consiglio Europeo – che ha dimostrato grande unità con la dichiarazione congiunta dello scorso 16 ottobre – fino alla conferenza internazionale tenutasi al Cairo la scorsa settimana. E questa impostazione continua e continuerà a guidare la nostra azione. Allo stesso tempo, siamo molto preoccupati dalle conseguenze che il conflitto scatenato da Hamas sta avendo, in particolare sulla popolazione civile palestinese, e dal conflitto su larga scala che ne può generare".

Medio Oriente: Meloni, appello Israele preservare luoghi culto striscia

"Il governo fa appello a Israele affinché vengano preservati i luoghi di culto nella striscia, a partire da quelli cristiani". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Senato in vista del Consiglio Ue. 

Medio Oriente: Meloni, priorità immediata è accesso umanitario

"La nostra priorità immediata rimane l'accesso umanitario, indispensabile per evitare ulteriori sofferenze della popolazione civile ma anche esodi di massa che contribuirebbero a destabilizzare il Medio Oriente e in ultima istanza anche l’Europa. In questo senso il Governo ha accolto con favore l’istituzione, da parte israeliana, di una zona umanitaria nella Striscia di Gaza, così come la decisione della Commissione Europa di triplicare gli aiuti umanitari europei a Gaza, portandoli ad oltre 75 milioni di euro". Così la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo.    "Sulle polemiche dei giorni scorsi sulla possibile sospensione degli aiuti europei di assistenza allo sviluppo, voglio specificare che si tratta esclusivamente di una revisione degli stessi per escludere che anche solo un euro possa arrivare ad Hamas. Si tratta di somme rilevanti – 1,17 miliardi di euro per il periodo 2021-24 – che contribuiscono per oltre il 10% al bilancio dell’Autorità Nazionale Palestinese e che ben testimoniano l’impegno europeo in Medio Oriente. Da parte italiana poniamo la massima attenzione alla destinazione degli aiuti, oltre 45 milioni di euro tra il 2022 e il 2023 e ulteriori 58 milioni di crediti in aiuto. E ci impegniamo a verificare sistematicamente che, in nessun modo, organizzazioni terroristiche ne possano beneficiare", ha aggiunto. 

Medio Oriente: Meloni, richiedere con forza immediato rilascio ostaggi

"Siamo molto preoccupati per la sorte degli ostaggi nelle mani di Hamas, anche se il giovane cittadino italiano Nir Forti, e i due coniugi italo-israeliani Eviatar Moshe Kipnis e Liliach Lea Havron non ce l’hanno fatta. Penso di rappresentare il sentimento dell’intera aula e dell’intera Nazione nel ribadire la nostra vicinanza e il nostro affetto ai loro figli, ma anche nel richiedere con forza l’immediato rilascio di tutti gli altri ostaggi, a partire da donne, bambini e anziani". Lo afferma la premier Giorgia Meloni nelle sue comunicazioni al Senato in vista del Consiglio Ue.     "Allo stesso modo, continuiamo a lavorare assieme ai nostri partner e ai nostri alleati per l’uscita dei civili stranieri ed europei, in particolare da Gaza. Noi abbiamo 19 connazionali che attendono di uscire ed un rapido ripristino del valico di Rafah, attualmente inagibile e pericoloso, è un passaggio essenziale sul quale lavoriamo con costanza", dice parlando della situazione in Medio Oriente.

Medio Oriente: Meloni, soluzione strutturale modo per svelare bluff Hamas

"Personalmente sono convinta che lavorare concretamente, e con una tempistica definita, a una soluzione strutturale per la crisi israelo-palestinese sarebbe anche il modo più efficace possibile per svelare il bluff di Hamas agli occhi dei palestinesi e contribuire a sconfiggerlo". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato in vista dle consiglio europeo.

Meloni: esiste legame tra terrorismo e immigrazione illegale

"Dobbiamo fare i conti con i rischi connessi all’infiltrazione diretta di jihadisti dal Medio Oriente ma anche alla radicalizzazione durante la loro permanenza sui nostri territori di immigrati, spesso irregolari, ingannati dai trafficanti di esseri umani e impossibilitati a trovare qui ciò che avrebbero voluto.Dobbiamo avere il coraggio di dire che può esistere, purtroppo, un legame tra terrorismo e immigrazione irregolare, e che ha sbagliato chi finora, per riflesso ideologico, ha liquidato con sufficienza questo possibile nesso, temendo una stretta rispetto a politiche politiche delle porte aperte che abbiamo conosciuto in passato". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Senato in vista del Consiglio Ue.     "Così come ha sbagliato chi non ha sviluppato fino ad oggi un sistema di interscambio di informazioni più efficace e una politica comune dei rimpatri degli immigrati irregolari, a partire da quei soggetti segnalati come radicalizzati.Oggi il governo italiano sostiene con forza ogni sforzo in questa direzione. La Commissione europea ha annunciato un intervento legislativo urgente su questa materia. L’Italia coglie con favore questo impegno e lavorerà intensamente con i partner europei affinché questa misura sia effettiva, efficace e di rapida attuazione. Ma, su tutto, esiste a maggior ragione la necessità urgente di lavorare per fermare i flussi migratori irregolari", ha osservato.    "Occorre qui distinguere due tipologie di immigrazione irregolare che colpiscono l’Italia. In primo luogo quella via mare, rispetto alla quale ancora una volta dobbiamo ribadire che non possiamo accettare siano i trafficanti di esseri umani a fare la selezione all’ingresso di chi ha diritto o non ha diritto ad entrare nel territorio italiano. E in secondo luogo quella via terra, che segue la rotta balcanica e che spesso si alimenta di un traffico più sofisticato attraverso passaporti falsi forniti ai migranti, che rende molto più difficile il filtraggio e l’individuazione degli irregolari", ha concluso. 

Conte, a banchi governo non vedo seduta Meloni ma Fornero

"Ai banchi del governo non vedo seduta Meloni ma Fornero. Così il leader del M5S, Giuseppe Conte, in dichiarazione di voto in aula alla Camera sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo di domani e dopodomani a Bruxelles. Parlando delle misure economiche assunte dal governo, Conte sottolinea che "Meloni si è chiusa nella stanza del propaganda senza vedere cosa succede nella vita reale degli italiani. Per l'Ue 'la pacchia era finita' ma invece a Bruxelles dormono sonni tranquilli perché il governo Meloni abbaia poco e non morde per nulla", mentre aumentano "i 'signor sì' ai falchi dell'austerità e all'aumento della spesa per armi". Sul patto di stabilità "non abbiamo capito cosa proponete", aggiunge l'ex premier, osservando che "da Fratelli d'Italia siete diventati 'Fratelli d'imposta'". Quanto al salario minimo, "sono dieci anni che ci battiamo per approvarlo e non abbiamo i numeri. Lei da 15 anni non ha mai dedicato attenzione a giovani sottopogati", conclude Conte.

Conte a Meloni, motto e' 'sono donna, madre e pago piu' tasse' 

"Il suo nuovo motto e' 'io sono donna, io sono madre e quindi pago piu' tasse'". Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, intervenendo in Aula della Camera dopo le repliche di Meloni sul Consiglio Ue, iornizzando sulle misure fiscale sull'Iva sui beni per la prima infanzia. Conte ha aggiunto: "Da Fratelli d'Italia siste passati a Fratelli d'imposta".

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