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Migranti, Giovannini: "Non chiuderemo i porti. Ponte sullo Stretto?Ora si può"

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti non sposa la linea Salvini. "Dobbiamo salvare le persone e metterle in sicurezza"

Migranti, Giovannini: "Non chiuderemo i porti. Ponte sullo Stretto?Ora si può"

Enrico Giovannini va nettamente contro la linea Salvini-Meloni sulla questione migranti. "Non chiuderemo i porti". Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti detta la linea del governo sugli sbarchi dalle coste della Libia. A Lampedusa negli ultimi due giorni sono arrivate circa 3 mila persone. "Ci sono chiare norme vigenti, ancora più importanti da rispettare in epoca di Covid: - spiega Giovannini alla Stampa - bisogna salvare le persone e metterle in sicurezza dal punto di vista sanitario. Ma ci sarà una sintesi politica complessiva, che spetta al presidente Draghi e al governo nella sua collegialità. La cabina di regia ha svolto la prima riunione,stiamo ragionando su varie opzioni, ben sapendo che questo è un problema strutturale, che ora diventa più visibile per le condizioni meteo favorevoli. Credo che la Guardia Costiera faccia un lavoro straordinario nel salvare vite umane in mare e questo non è in discussione, è la prima cosa da fare. Poicerto serve un’azione diplomatica, un coordinamento europeo, considerando le diverse variabili nei Paesi di partenza dei migranti e azioni sul nostro territorio".

Giovannini apre anche al Ponte sullo Stretto. "Oggi - prosegue il ministro alla Stampa - ci sono alcune condizioni diverse rispetto al progetto originario, dal punto di vista economico, normativo e trasportistico. Ad esempio,c’è la novità della linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, quella sì inserita nel Piano di Ripresa e Resilienza. La relazione tecnica della commissione istituita alministero è stata inviata al Parlamento: vengono scartate le ipotesi dei tunnel, mentre si suggerisce di fare uno studio di fattibilità tecnico-economica sulle soluzioni del ponte a una o a più campate. In quest’ultimo casa servono anche analisi sismiche,perché la posizione del ponte sarebbe diversa, più vicina a Reggio calabria e a Messina. Sulla base di questa relazione ci sarà un dibattito pubblico". Il M5s sull'ipotesi Ponte sullo Stretto si è spaccato. Proteste da eletti e iscritti dopo che il viceministro Cancelleri ha aperto all’opera E per Conte adesso si apre un nuovo fronte.