Politica

Migranti-sicurezza, non solo polizia: da Meloni-Piantedosi più aiuti sociali

Di Silvia Davite

Aumentiamo gli uomini di stanza a Milano secondo l’indicazione del sistema di intelligence sicurezza e difesa, ma pensiamo anche alla tenuta sociale del Paese

Presidente Meloni, il Sottosegretario Mantovano ha delineato un’orizzonte d’intelligence che è la naturale conseguenza di anni di lavoro dell’Ambasciatrice Belloni e di tutto il comparto di intelligence, difesa e sicurezza. Un comparto molto articolato, autorevole e stimato che ha sempre avuto politici di rilievo al proprio fianco, mi riferisco ai Presidenti della Repubblica per compiti di mandato che la Costituzione assegna loro, occorre attuare quella visione e proporla in Europa e all’estero.

L’Europa tra l’altro, grazie al lavoro di anni delle  Forze dell’Ordine italiane, aveva già approvato all’unanimità la delega di coesione sociale in capo alla PESC e la prima forma di coesione sociale è una politica capace di aggregare su stati di avanzamento reali.

Aumentiamo gli uomini di stanza a Milano secondo l’indicazione del sistema di intelligence sicurezza e difesa, ma usiamo le risorse che il Viminale ha lasciato al Prefetto Saccone per sostanziare la mappa del rischio e ridefinire progetti di coesione sociale. Questo non solo ci consentirà di onorare lo sforzo della Squadra Mobile di Milano, pure il lavoro dell’intero coordinamento interforze. In ultima analisi darà più forza all’Italia.