Politica
Milleproroghe, Nardi (Pd): "Rinviamo gli aumenti per il tabacco riscaldato"
La proposta di un gruppo di parlamentari Pd: "Le sigarette tradizionali non aumentano da due anni, mentre il tabacco riscaldato viene penalizzato"
Intervista alla Presidente della Commissione Attività Produttive
Nel corso della discussione sul decreto Milleproroghe, un gruppo di deputati del Pd propone di ritardare di un anno l’aumento annuale sulla tassazione di sigarette elettroniche e tabacco riscaldato previsto per i prossimi due anni. La misura è prevista dagli emendamenti a firma Buratti, Nardi, Benamati, Bonomo, Gavino Manca, Soverini, Zardini, che intendono così compensare il fatto che le sigarette classiche invece non subiscono aumenti da circa due anni. Affaritaliani.it ne ha parlato con Martina Nardi, Presidente della X° Commissione (Attività Produttive, Commercio e Turismo): “Il tabacco tradizionale in questi ultimi anni non è aumentato, al contrario di quello che è successo quasi ovunque in giro per il mondo. Invece c’è stato un rincaro rilevante per il tabacco riscaldato e questo ha penalizzato gli investimenti – anche molto rilevanti - che possono essere messi in campo nel nostro Paese”.
Dal punto di vista della salute pubblica, questa proposta va nella direzione della riduzione del danno?
“Sì, c’è una differenza tra le classiche sigarette e il tabacco riscaldato, lo dimostrano vari studi. Sicuramente c’è una diminuzione del danno. Oltre a questo c’è un’oggettiva anomalia: nel resto del mondo le sigarette costano di più, proprio per non indurre al vizio del fumo. Siccome il tabacco riscaldato è diverso, io penso sia giusto trattarlo diversamente. Negli ultimi anni è successo l’inverso: abbiamo penalizzato il tabacco riscaldato, producendo un aumento estremamente significativo. Per questo vogliamo affrontare il tema in un altro modo: semmai è il tabacco normale a dover essere penalizzato”.
Ha citato vari Paesi esteri, la vostra proposta si ispira a quella della Nuova Zelanda della Premier laburista Jacinda Ardern?
“Sì, ma anche in giro per l’Europa ci sono diversi casi simili. In generale, guardando la tassazione in giro per il mondo è emblematico quanto il tabacco riscaldato da noi sia stato tassato. L’impennata che c’è stata da noi non si è verificata in nessun altro Paese”.