Politica
Riforme/ La sinistra Pd gela Renzi: "I nostri emendamenti restano"
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
La minoranza del Partito Democratico conferma gli emendamenti al ddl Boschi, anche e soprattutto quelli sul Senato elettivo, all'indomani dell'assemblea del gruppo dem di Palazzo Madama con il premier Matteo Renzi. "Non ho visto nessuna sostanziale novità", afferma ad Affaritaliani.it il senatore della sinistra dem Corradino Mineo. "Renzi ha detto che vuole fare una commissione Pd Camera-Pd Senato per rivedere la questione delle competenze che gli emendamenti alla Camera hanno tolto al futuro Senato. Ma noi non avevamo votato neanche la riforma in prima lettura. Niente di nuovo, dunque, si vuole ridurre il peggioramento introdotto dalla Camera. Sull'articolo 2 c'è stata poi una dichiarazione incredibile di Anna Finocchiaro, la quale ha detto che la ragione per cui non si può eleggere il Senato con il sistema proporzionale è che ricorderebbe a una Camera maggioritaria i veri rapporti nel Paese. La mia risposta è 'appunto', questa è la ragione per cui ha un senso, seppur parziale, eleggere il Senato con la proporzionale e con l'elezione diretta".
Mineo precisa: "I nostri emendamenti sono firmati tutti almeno da 28 persone. E alla domanda se li confermiamo rispondo con le parole di quelli che hanno parlato ieri sera in assemblea. Mucchetti ha detto 'non facciamo la politica del carciofo, una volta diciamo che l'abolizione del Senato la voleva Togliatti e il giorno dopo facciamo passare l'Italicum. La realtà è che le riforme vanno verso un premierato forte e senza contrappesi', questo ha detto Mucchetti, minoranza. Fornaro e Gatti hanno detto chiaramente che l'articolo 2 si deve cambiare perché è assurdo che i senatori siano eletti dentro i consigli regionali. Questi sono i fatti e quindi i nostri emedamenti restano".
Che cosa accadrà ora? "E' evidente che Renzi non vorrebbe arrivare alla conta in Aula. Da una parte terrà impegnati il partito e la minoranza in questo tavolo sulle competenze, sperando che qualcuno - lui lo ha detto esplicitamente - sia folgorato sulla via del governo. In assemblea ha detto 'la ragione per cui dovete stare con me è che l'Italia riparte e cresce il nostro prestigio in Europa per merito vostro'. Invece di dire per merito mio ora dice per merito vostro 'che avete fatto le riforme'. Lui aspetta, prende tempo e cerca di logorare la minoranza. Dall'altro lato ha il problema che l'Udc deve recuperare il suo dissenso. In terzo luogo starà aspettando che Verdini rimpolpi la sua pattuglia di cavalieri di ventura e come quarto punto, mentre era togliattiano alla riunione con il gruppo dei senatori del Pd, faceva scrivere scrivere su Huffington Post che forse si potrebbe porre la fiducia solo sull'articolo 2". Secondo Mineo "la fiducia sul testo delle riforme costituzionali è letteralmente senza senso". E infine: "La vera notizia è che il presidente del Consiglio ha rinunciato al piglio decisionista che aveva fatto credere a tutti i giornali di avere. Prende tempo e cerca di logorare tutte le aree del dissenso".