Politica

Monfalcone: sindaca leghista chiude luoghi di culto irregolari. Mussulmani protestano

Di Giuseppe Vatinno

Anna Maria Cisint, sindaco leghista, difende i diritti degli italiani cattolici sotto il Natale. Salvini e Fedriga intervengono in videochiamata

Monfalcone: la sindaca leghista chiude i luoghi di culto irregolari e i mussulmani protestano

Ieri, a Monfalcone (provincia di Gorizia), c’è stata la protesta di almeno 8000 mussulmani contro la sindaca leghista Anna Maria Cisint. A dire il vero i contrasti tra la sindaca e i fedeli di Maometto non sono cominciati certo ieri. Sono anni che la sindaca, meritoriamente, cerca di far capire che chi è stato accolto deve uniformarsi agli usi e costumi dell’accoglitore e non viceversa. Un principio semplice che qualcuno dimentica.

Monfalcone oggi presenta un terzo di cittadini di fede mussulmana che si avviano a scalzare i cattolici. Ormai, nel “mondo al contrario” in cui ci troviamo è la sindaca italiana che deve difendere i diritti degli italiani, come dire “originari”, e che non hanno avuto la cittadinanza acquisita.

Anna Maria Cisint, sindaco leghista, difende i diritti degli italiani cattolici sotto il Natale

La sindaca ha anche vietato alle donne mussulmane di fare il bagno vestite e ha poi criticato la correttezza medica del Ramadan su minori e debilitati. Misure di buon senso. "Al sindaco chiediamo di aprire le sue porte ai cittadini e non a due cittadini su tre, che è quello che sta facendo in questo momento: governare solo una parte della città. Noi siamo disponibilissimi, non abbiamo alcuna preclusione e se ci ascolta possiamo fare anche un cammino insieme" ci fa sapere Bou Konate, politico senegalese in Italia dal 1984 che, bontà sua, dice di “non avere alcuna preclusione”.

Monfalcone, Salvini e Fedriga intervengono in videochiamata

La sindaca ha risposto per le rime con una doppia videochiamata con il leader della Lega Matteo Salvini e il governatore del FVG Massimiliano Fedriga. "Oggi Monfalcone ha avuto la più evidente dimostrazione della volontà di prevaricazione da parte della comunità musulmana per imporre il proprio modello islamico più integralista. Da un lato, in centro, la voglia di festeggiare il momento più alto della Natività nel quale si riconoscono i principi cristiani, alla base della nostra civiltà, dall'altro un'indecorosa protesta".

Ma qual è l’accusa che la sindaca rivolge ai mussulmani? "Non sono in regola con prescrizioni urbanistiche e sull'incolumità pubblica", risponde il Primo cittadino. E segnala anche le "sopraffazioni contro le donne, e le espressioni di violenza che inneggiano al terrorismo palestinese".

Dove sono le femministe così pronte contro il supposto patriarcato italiano? Evidentemente c’è qualcuno che si ritiene sopra la legge per il solo fatto di professare una religione diversa. Se –come dice la sindaca- i centri di preghiera islamici non sono in regola con le prescrizioni comunali e statali non si vede perché i mussulmani dovrebbero essere privilegiati rispetto ad una chiesa cattolica con gli stessi problemi. Siamo veramente al rovesciamento dei valori.

La democrazia è una bella cosa ma purtroppo non tutti i Paesi del mondo la seguono. Provate solo a costruire una chiesa cristiana in un Paese arabo e poi vedete che fine fate, altro che “illeciti amministrativi”.

Naturalmente il Pd è corso subito in soccorso dei manifestanti islamici ed ha dichiarato che la Cisint è una “cattiva maestra”. Quindi democrazia sì ma anello al naso no. La religione italiana è quella cattolica, le altre ci sono, ma non devono certo prevaricare le leggi italiane.

Il buon senso, oltre tutto, dice che l’ospite si adegua e non diventa padrone. Un piccolo principio base che in questa pazza epoca di rovesciamento completo dei valori viene spesso dimenticato.