Politica
Monignor Galantino apre alla Dc laica. "Ma senza la benedizione della Chiesa"
L'amministratore del patrimonio del Vaticano. "Sì ad un soggetto politico che nasca dal basso e che metta insieme forze già esistenti"
Monignor Galantino dice sì ad una nuova Dc, purchè sia laica
La Chiesa, attraverso l'autorevole parere di monisgnor Nunzio Galantino, l'uomo scelto da Papa Francesco per il difficile compito (specie dopo lo scandalo che ha travolto la Santa Sede), di amministratore del patrimonio Vaticano, apre alla possibilità di fondare una nuova Democrazia Cristiana. Di sicuro, il vescovo - si legge sul Corriere della Sera - intervenendo nella giornata conclusiva del Festival della Dottrina sociale, ha chiamato la grande diaspora dei cattolici a ritrovarsi sotto uno stesso ombrello.
Un soggetto politico - prosegue il Corriere - che deve però nascere dal basso, che non cerchi un’impossibile legittimazione da preti e vescovi («una simile benedizione sarebbe la morte di qualsiasi iniziativa») ma metta insieme forze che già ci sono e si conoscono e che oggi marciano separate. Non è una mera questione di rappresentanza. Secondo Galantino, occorre farsi carico di elaborare la complessità, per sfuggire alla tenaglia delle curve contrapposte che azzerano lo spazio di dibattito sui temi etici (il ddl Zan, il fine vita) e non solo. La necessità di fare i conti con la società terremotata dal virus e le sfide nuove del mondo post-pandemico.
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