Politica
Montaruli lasci perdere la difesa delle Istituzioni: ecco perchè
Continua a tenere banco il caso Montaruli, ma una cosa è gridare la propria incolpevolezza, altra cosa è farsi paladina della difesa delle Istituzioni
"Ho deciso di dimettermi dall'incarico di Governo per difendere le istituzioni certa della mia innocenza" avrebbe scritto l'onorevole Montaruli rimarcando in modo netto ed umanamente comprensibile, la propria innocenza. Ma una cosa è gridare, legittimamente e con piglio, la propria incolpevolezza, altra cosa è farsi paladina della difesa delle Istituzioni. Questo infelice passaggio forse poteva essere, sinceramente, omesso.
Il rispetto istituzionale, che sta alla base di una vera difesa del valore supremo delle Istituzioni, si nutre di prudenza. In fondo l'onorevole Montaruli non poteva non sapere dei pronunciamenti a suo carico di primo e secondo grado. E la sua condizione avrebbe dovuto consigliare a tutti, Premier in testa, maggiore cautela nell'offrire e nell'accettare un ruolo di cotanta esposizione e rilevanza politico-istituzionale.
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Del resto la difesa delle Istituzioni ha come retroterra il rispetto non solo della legge formale, come certamente è avvenuto, quanto anche della legge -in politica sostanziale- dell'opportunità. La difesa della democrazia e con essa delle Istituzioni democratiche impone talvolta molto di più dell'assolvimento della legge, dell'osservanza scrupolosa delle norme. Per la difesa delle Istituzioni non solo si deve essere ma anche, si deve apparire inattaccabili.
Questa, ci permetta l'onorevoleMontaruli, è la vera e reale difesa delle istituzioni. Le decisioni postume sono altro; certamente azioni nobili, riguardose ed estremamente utili ad una navigazione più solerte e autorevole dell'Esecutivo. Certamente atti politici da rispettare e da elogiare ma non certo -sia detto con rispetto- da salvatori della Patria.