Politica
Nelle pieghe del PNRR. Digitale e Verde. Cosa proporre per farsi finanziare
Come il PNRR cambierà l’Italia. . Cosa sapere. Ci sono anche assunzioni. Cosa proporre per farsi finanziare. Oggi trattiamo Digitalizzazione e Transizione Verde
“Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” e “Rivoluzione verde e transizione ecologica” sono le due voci più importanti del Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza del governo Draghi, rispettivamente per 49,86 miliardi di euro e per 69,84 miliardi.
Il Piano è un articolato e complesso mezzo che darà un nuovo volto all’Italia del futuro. “Uno snodo epocale di cui bisognerebbe conoscere anche le viscere”, ha detto qualche settimana fa ad Affaritaliani.it un senatore 5 Stelle. Per i sottrattori ci sarebbero troppe affermazioni di principio e ancora pochi dettagli. Per loro non basterebbe 3 volte la somma complessiva del PNRR destinato all’Italia, 191,5 miliardi di euro. Ma ecco le opere e i progetti già chiaramente finanziabili che i cittadini dovrebbero conoscere. Imprenditori e lobby sono alacremente all’opera da settimane per capire come reperire risorse utili.
Sul versante DIGITALIZZAZIONE un passaggio che sta molto a cuore del governo è “la migrazione al cloud delle amministrazioni centrali e locali, creando un’infrastruttura nazionale e supportando le amministrazioni nel percorso di trasformazione”. In questo modo le PA diventeranno meno farraginose, rispettando i protocolli di sicurezza. Infatti il governo ha intenzione di investire fortemente in servizi digitali per i cittadini (identità, domicilio digitale, notifiche, pagamenti). Alla digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali andranno 0,61 miliardi del PNRR. Tutte le imprese specializzate di settore avranno molto da fare. Entro il 2025, almeno il 70% dei cittadini UE nella fascia di età 16-74 dovrà possedere conoscenze digitali di base. L’Italia si posiziona oggi al 25esimo posto in Europa come livello di digitalizzazione a causa di vari fattori che includono sia la limitata diffusione di competenze digitali.
E’ stata per questo “creata una task force temporanea (3 anni) di circa 1.000 professionisti a supporto delle amministrazioni che, in particolare, si occuperà di: fare uno screening e produrre un catalogo completo delle procedure amministrative in perimetro/prioritizzate”.
Uno degli obiettivi più importanti della parte digitale è la cosiddetta “Transizione 4.0”, settore a cui sono destinati 13,38 miliardi di euro. La “Transizione” ha lo scopo di “promuovere la trasformazione digitale dei processi produttivi e l’investimento in beni immateriali nella fase di ripresa post-pandemica”. Molte risorse andranno anche alle imprese di telecomunicazioni: 6,71 miliardi sono destinati alla realizzazione nel Paese della banda ultraveloce. E’ prevista un’estensione massiva del 5G per la telefonia mobile e cellulare. In questo modo sarà più facile incentivare il turismo e la cultura, sia di persona che on line. Nel settore arrivano 6,68 miliardi di euro. L’obiettivo è favorire la nascita di nuove esperienze turistiche/culturali e bilanciare i flussi turistici in modo sostenibile. E chi organizza grandi eventi vedrà disponibili 500 milioni di euro pubblici.
Poi 150 milioni sono destinato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico, “in particolare degli alberghi più iconici, al fine di valorizzare l'identità dell'ospitalità italiana di eccellenza, e favorire l'ingresso di nuovi capitali privati, altri fondi pubblici”, 358 milioni “per facilitare l'accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un'impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività” e 748 milioni, un fondo ad effetto leva 1:3, capace di generare più di due miliardi di investimenti per il Turismo Sostenibile nelle aree. Saranno 3 gli ambiti a) del turismo di montagna sia per infrastrutture sia per servizi ricettivi; b) del settore Business e dell'offerta turistica top quality; c) nel turismo sostenibile vero e proprio.
Verrà poi “immesso” nuovo personale sia “nelle aree di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, dedicate alla prevenzione e all’investigazione del crimine informatico diretto contro singoli cittadini, sia in quelle dei comparti preposti a difendere il Paese da minacce cibernetiche”. “Personale, così selezionato, sarà contrattualizzato a tempo determinato”.
Sul versante TRANSIZIONE ECOLOGICA molti fondi andranno a “incentivare l'installazione di pannelli ad energia solare su di una superficie complessiva senza consumo di suolo pari a 4,3 milioni di mq, con una potenza installata di circa 0,43GW, realizzando contestualmente una riqualificazione delle strutture produttive oggetto di intervento, con la rimozione dell'eternit/amianto sui tetti”. Molto denaro finirà anche nell’efficienza energetica e isolamento termico degli impianti di riscaldamento in particolare scuole e cittadelle giudiziarie.
Grandi gli investimenti nel settore dei veicoli elettrici e connessi. Sono previsti “3 milioni di punti di ricarica per auto elettriche e 1.000 stazioni di rifornimento a idrogeno”.
Un passo significativo è quello di sviluppare l’uso dell’idrogeno. L’intento è quello di “sviluppare circa 40 stazioni di rifornimento, dando priorità alle aree strategiche per i trasporti stradali pesanti”.
Il Piano prevede anche “la realizzazione di 240 km di rete attrezzata per le infrastrutture del trasporto rapido di massa suddivise in metro (11 km), tram (85 km), filovie (120 km), funivie (15 km)”. In questa direzione sarà forte l’incentivazione proprio del settore “veicoli elettrici”. Al fine di permettere la realizzazione di tali obiettivi, l’intervento è finalizzato allo sviluppo di 7.500 punti di ricarica rapida in autostrada e 13.755 in centri urbani, oltre a 100 stazioni di ricarica sperimentali con tecnologie per lo stoccaggio dell’energia.
Andranno forte anche coloro in grado di lavorare alla produzione di semiconduttori avanzati: “l’obiettivo è di raddoppiare la produzione in Europa di semiconduttori avanzati e che siano dieci volte più efficienti dal punto di vista energetico”.
Tra la miriade di progetti di settore non ancora del tutto concretizzati sulla carta ma molto significativi troviamo un piano di investimenti che verrà concentrato “su 19 piccole isole, che faranno da ‘laboratorio’ per lo sviluppo di modelli ‘100 per cento green’ e auto-sufficienti. Gli interventi, specifici per ciascuna isola, interesseranno la rete elettrica e le relative infrastrutture per garantire la continuità e la sicurezza delle forniture e facilitare”.
Tra gli obiettivi dell'investimento c’è anche installare a regime una capacità produttiva da impianti agro-voltaici di 1,04 GW, che produrrebbe circa 1.300 GWh annui, con riduzione delle emissioni di gas serra stimabile in circa 0,8 milioni di tonnellate di CO2.
Poi c’è anche la Rinaturazione dell’area Po, per il suo ripristino ambientale non è ancora definita una somma precisa ma nel piano compaiono molti dettagli tecnici. Il Piano si propone di contribuire al recupero del corridoio ecologico rappresentato dall'alveo del fiume e dalle sue fasce riparie, costituito da una notevole diversità di ambienti (es. sponde, isole, banchi di sabbia, ecc.) che devono essere protetti e ripristinati (riqualificazione di più di 1.500 ettari e riattivazione e riapertura di 51 milioni di metri cubi di lanche e rami abbandonati).
... fine seconda parte