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Obbligo Green Pass, sospensione stipendio già dal primo giorno. Tamponi a 15 €
La multa per i trasgressori può arrivare a 1500 euro. Documento necessario anche per colf, badanti e per le partite Iva
Obbligo Green Pass, sospensione stipendio già dal primo giorno
Il Coronavirus in Italia continua a far paura. La variante delta è un pericolo, essendo sette volte più contagiosa rispetto al virus tradizionale. Il governo vuole a tutti i costi evitare di avere un boom di contagi in autunno e corre ai ripari. Dal 15 ottobre il Green Pass diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori di ogni categoria, dal pubblico al privato.
Prevista la sospensione immediata e lo stop allo stipendio già dal primo giorno. In nessun caso si potrà però licenziare. Non solo baristi, ristoratori e chiunque lavori dove il Green Pass è già obbligatorio per i clienti, - si legge sulla Stampa - ora deve possederlo chiunque si rechi in un luogo di lavoro. E tra questi rientrano negozi, botteghe artigiane e studi professionali. Avvocati, commercialisti, giornalisti, geometri o chiunque altri rientri nella galassia dei professionisti potrà farne a meno solo se lavora esclusivamente da casa.
Tra coloro che «si recano in un luogo di lavoro» rientrano anche - prosegue la Stampa - colf e badanti, che dovranno esibire il Green Pass. E i datori di lavoro dovranno richiederlo se anche loro non vogliono rischiare, in via teorica, la sanzione da 600 a 1.500 euro. Il tampone sarà a prezzo calmierato: 15 euro per i maggiorenni, 8 per gli under 18.
Le cifre concordate da Figliuolo con le farmacie da qui a fine settembre, che ora il decreto proroga però fino al 31 dicembre e che, soprattutto, trasforma in prezzo imposto a tutti i farmacisti o laboratori privati, visto che a oggi molti hanno continuato con prezzi più alti. Pass obbligatorio per andare a lavorare in qualsiasi ministero, ente o azienda pubblica. Il vincolo è esteso alle partecipate dallo Stato.