Politica
Ok autopsie, Gemmato (FdI): "Le autopsie utili a scoprire i farmaci"
"Avremmo salvato migliaia di vite"
"Nella gestione complessa della vicenda coronavirus il governo ha commesso diversi errori, anche per colpa della task force che è spesso ha detto tutto e il contrario di tutto. Tra i maggiori errori c'è stato quello di inibire la possibilità di fare le autopsie". Con queste parole Marcello Gemmato, respondabile del Dipartimante Sanità di Fratelli d'Italia e farmacista, interpellato da Affaritaliani.it, commenta l'aggiornamento della circolare della Direzione generale della Prevenzione sanitaria del Dicastero della Salute, che, come anticipato da Affaritaliani.it, non sconsiglia più le autopsie e i riscontri diagnostici nei casi conclamati di Covid 19. "Il blocco delle autopsie ha avuto come effetto immediato che solo tardivamente si è trovata la terapia farmacologica giusta per limitare i danni del coronavirus, cortisone ed eparina. Se fosse stata applicata prima, avremmo potuto salvare la vita a centinaia se non migliaia di persone. Dobbiamo dire grazie a quei medici ribelli bergamaschi che se ne sono resi conto facendo proprio le autopsie. Da secoli - spiega il deputato di Fratelli d'Italia - evidenze patologiche e cure farmacologiche si sono determinate attraverso lo studio dei morti e questo purtroppo non è stato fatto, durante la pandemia da coronavirus, per un'imposizione che aveva una nobile motivazione, tutelare i medici, ma bastava garantire dispositivi di sicurezza e di protezione individuale adeguati per chi compie le autopsie. Se fosse stato fatto subito, si sarebbe evidenziata subito l'efficacia della terapia con cortisone ed eparina", conclude.