Politica
Open to Meraviglia, furia di Santanchè per i nomi storpiati: "Non ammissibile"
La ministra del Turismo ha richiamato a lavoro i dirigenti: erano tutti in ferie per il ponte del 25 aprile, dopo il disastro dello spot
Open to Meraviglia, Santanchè richiama i dirigenti dalle ferie
La campagna Open to Meraviglia per promuovere il turismo in Italia continua a tenere banco, a causa dei troppi errori commessi. Dal vino sloveno, alla mancata registrazione del dominio e le immagini fatte all'estero, ma alla ministra Santanchè c'è stata una cosa in particolare che proprio non è andata giù: i nomi storpiati delle città. Da Camerino a "Garderobe", da Brindisi a "Toast" passando per Scalea che è stata tradotta come "Treppe". Soprattutto perché - si legge sul Fatto Quotidiano - dopo quell'ennesima figuraccia, sono fioccati gli articoli della stampa internazionale contro la campagna. Insomma, se le altre scelte di "Open to Meraviglia" potevano piacere o meno, questa rappresentava evidentemente uno strafalcione da parte del ministero del Turismo e di Enit. Così Santanchè, alla vigilia del 25 Aprile, ha fatto una sfuriata a diversi dirigenti del suo ministero, colpevoli di non aver supervisionato la campagna.
Con beffa ulteriore: molti di questi - prosegue il Fatto - erano partiti per il ponte del 25 aprile-Primo Maggio e la ministra di Fratelli d’Italia non ha apprezzato i corridoi vuoti nel suo ministero. "Ma com’è possibile un errore del genere", sarebbe stato lo sfogo di Santanchè secondo due funzionari a conoscenza del dossier. In particolare la ministra di Fratelli d’Italia se la sarebbe presa con Francesco Paolo Schiavo, direttore generale della Promozione Turistica che ha anche la delega al Pnrr. Quest ’ultimo sarebbe addirittura stato richiamato al ministero dalle ferie fuori Roma. La campagna comunque non è piaciuta granché nemmeno in Fratelli d’Italia. Se la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non era stata avvertita della campagna e sicuramente non l’aveva vista in anteprima, nelle chat del partito nessun parlamentare o dirigente di FdI ha difeso la campagna "Open to Meraviglia" nel pieno delle polemiche, dicono tre fonti di via della Scrofa.