Magistrati: Albamonte, Tangentopoli non e' finita
"Tangentopoli non e' finita. Purtroppo e' una constatazione". Lo afferma al Corriere della Sera, Eugenio Albamonte, pm della Procura di Roma e presidente dell'Associazione nazionale magistrati. "La cronaca giudiziaria - dice - e' piena di riscontri al fatto che quel periodo e quel fenomeno non si sono chiusi, ma casomai evoluti".
"E' certo - osserva - che non c'e' stato un percorso da parte della politica italiana adeguato rispetto alla gravita' del fenomeno e un recupero di spazi che rassicuri sul fatto che ci possano essere gli anticorpi. C'e' un ritardo forte in termini culturali e di reazione. Di fronte a fatti eclatanti ci sono momenti di riscossa, con anche interventi normativi, salvo poi inabissarsi. Rispetto a Tangentopoli l'elemento nuovo e' la partecipazione al sistema corruttivo delle strutture amministrative".
La corruzione dei colletti bianchi? "Esattamente". "Il finanziamento e' importante in campagna elettorale - aggiunge -. Ed e' in questa fase che si possono instaurare i primi contatti e tradursi poi in restituzione di favori".