Palazzi & potere

Banche Venete: Lannutti, vertici si dimettano subito

"I dirigenti di BpVi e Veneto Banca, si dimettano oggi, senza attendere le calende greche di Padoan". lo afferma Elio Lannutti dell'Adusbef secondo cui "il ministro Padoan ed il Governo, che continuano a dormire sonni tranquilli per continuare a galleggiare dopo il gravissimo esproprio del risparmio a 130.000 famiglie col decreto del 22 novembre 2015, dovrebbero prendere l'esempio dalla Spagna, con la soluzione immediata della crisi di una principale banca spagnola, il Banco Popular, finito sull'orlo del bail-in".

Una "crisi - spiega - che e' stata risolta in una notte e nel pieno rispetto delle regole europee sulle risoluzioni bancarie, col Santander che ha acquistato la banca al prezzo simbolico di 1 euro e l'impegno ad un aumento di capitale da 7 miliardi di euro, per coprire le perdite rimanenti dopo l'azzeramento del capitale sociale della banca e di varie classi di titoli obbligazionari".

"Se la ricapitalizzazione precauzionale delle due banche venete non andasse in porto - spiega Lannutti - la risoluzione comporterebbe un onere a carico del Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd), finanziato dall'intero sistema bancario, di circa 11 miliardi di euro, mentre il Mef, dopo aver cercato di coinvolgere Intesa SanPaolo e UniCredit, chiedendo loro di intervenire nel capitale di una delle due banche, fa finta di non sapere del grave rischio incombente di Veneto Banca e BpVi, che avevano 24 miliardi in conti correnti e depositi vincolati, con 89 bond del gruppo Veneto Banca ed 87 del gruppo della Vicenza, tra senior, subordinati e garantiti dallo Stato, per oltre 13,8 miliardi di euro in circolazione a fine maggio".