Palazzi & potere
Beni Culturali: Ministro e portavoce sfida a colpi di libro


Beni Culturali: Ministro e portavoce sfida a colpi di libro
Nell’austero palazzo del collegio romano, un tempo sede dei gesuiti e oggi del ministero dei beni culturali, aleggia qualche musa dispettosa che instilla in chi lo abita aspirazioni letterarie. Il capostipite fu Veltroni, dominus del dicastero nella fase kennedian-ulivista, che spaziava e spazia dai saggi ai romanzi, dal cinema al teatro, con alterne fortune. Poi si è aperta la lunga stagione di Dario Franceschini, abile post-democristiano e penna prolifica, che ha pubblicato numerosi libri ambientati fra le nebbie della pianura padana, per i quali i critici hanno scomodato addirittura il “realismo magico”. Stavolta è più modestamente il suo portavoce, il sardo Gianluca Lioni, che si cimenta con il meno pretenzioso genere giallo: è in libreria il suo “La processione dei fantasmi” edito da Tre60. Un noir mediterraneo, ambientato nell’arcipelago di la Maddalena a metà ottocento, quando a Caprera risiedeva Giuseppe Garibaldi, vera guest star della storia. Ad indagare sulla immancabile morte misteriosa, attribuita dalla superstizione popolare all’antica leggenda che da il titolo all’opera, lo scettico maresciallo dei carabinieri reali Bachisio Tanchis e l’ex marinaio inglese Daniel Roberts, due personaggi realmente esistiti. Intorno si muove come un coro la piccola ma meticcia comunità: pescatori campani, streghe corse, scalpellini genovesi. La storia è scorrevole e divertente, la fascetta parla di “prima indagine del maresciallo Tanchis”, chissà se la musa del collegio romano colpirà ancora o si darà finalmente pace.