Palazzi & potere

Salvini imbavagliato, tace la Boldrini: la provocazione del Tempo

Polemiche sul fotomontaggio «brigatista» contro Salvini. Social e politici indignati. Tace solo il presidente Boldrini

E adesso indignatevi come nessuno s'è indignato per il post brigatista contro Salvini.
Dai, vi aspettiamo al varco, scrive il Direttore del Tempo Gian Marco Chiocci. Pronti ad ascoltare la solita, stucchevole, tiritera politicamente corretta: si può liberamente insultare a destra, non sia mai farlo a sinistra. Per questa nostra provocazione sulla Madonna della Camera che ben si è guardata dall' esprimere solidarietà al leader della Lega in un macabro revival delle istantanee di Aldo Moro, oggi ci aspettiamo l' adunata antifascista, l' ipocrisia partigiana, il richiamo alto della politica (per una volta almeno il buon Fiano s'è distinto dalla truppa e due righe di condanna alle agenzie le ha vergate).


Eppure questo nostro fotomontaggio vuol ricordare a tutti che le grandi battaglie civili o culturali sono tali perché resistono alle scosse telluriche della doppia morale. Chi le promuove, magari deglutisce, mastica amaro, ma trova la forza e il vigore per dimostrare che i valori promossi sono "erga omnes", cioè validi per tutti, a maggior ragione quando vengono compromessi a danno di un avversario politico.

Col bavaglio a Salvini s' era presentata un' occasione, utile e sgradevole, per dimostrare che questa battaglia sull' odio del web era una cosa seria indipendentemente da chi se la intestava. Ci sbagliavamo. La sbornia retorica della sinistra fondata sulla minaccia di un'«onda nera» è salita di gradazione e sarà dura da smaltire. In un Paese serio servirebbe altro che una capocciata a Ostia o una bandiera prussiana a minare la democrazia. Ma l'Italia seria non è. E al cattivo servizio reso da una Boldrini che nonostante gli inviti di Salvini tutto il giorno volutamente tace (sarà il finto bavaglio?) rispondiamo facendoci beffe di chi ormai sbronzo d' odio in campagna elettorale non sa più distinguere il serio dal ridicolo.