Palazzi & potere

Conte, tutti i dubbi del Quirinale. E' "gelo" con il Colle

Marco Antonellis

Conte, tutti i dubbi del Quirinale. E' "gelo" con il Colle. Palazzo Chigi e i whatsapp con Matteo Renzi...

Tempi duri per Giuseppe Conte: è iniziata una crisi al buio e nessuno ragionevolmente sa come si concluderà. Ma i problemi per Conte di là delle liti tra  partiti stanno anche molto più in alto a cominciare dal Colle più importante della capitale. Già, perché i soliti bene informati giurano che i rapporti tra il  Capo dello Stato e Giuseppe Conte al netto delle formalità di rito non siano più quelli di una volta: "Al Colle non è assolutamente piaciuta (eufemismo) come è stata gestita quest'ultima fase politica", spiega chi conosce bene gli umori del Quirinale. "Sarebbe stato preferibile che Conte si dimettesse subito dopo il ritiro dei due ministri da parte di Matteo Renzi". In tal modo Mattarella sarebbe potuto scendere subito in campo e tentare di "salvare" la situazione. Invece palazzo Chigi ha preferito testardamente andare avanti fino allo scontro finale con Matteo Renzi e all'azzoppamento dell'esecutivo in Senato con tanto di contorno di teatrino politico a base di "caccia al responsabile", altra cosa sommamente sgradita al Quirinale perché ha contribuito non poco a minare ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche. Insomma, stavolta per Conte si fa veramente dura e non si tratta solo di beghe tra partiti ma anche di come ha gestito l'evolversi della situazione dando troppo spesso la sensazione di anteporre le ambizioni personali (per quanto legittime) agli interessi superiori del paese. E tutto questo, spiega conosce bene gli ambienti del Quirinale, non potrà non pesare sulle future decisioni del capo dello Stato. C'è poi anche il tema dei "consiglieri" di "Giuseppi": in una situazione tanto delicata, con due ministri che si dimettono, il capo dello Stato avrebbe gradito essere interpellato maggiormente. Invece, nelle ultime settimane, troppe volte si è avuta la sensazione che palazzo Chigi anziché guardare al Colle guardasse altrove.

Ps, siti e agenzie continuano a vociferare di un contatto Conte-Renzi nelle ultime ore. A quanto siamo in grado di rivelare, dai whatsapp del leader di IV l’ultimo contatto registrato con il “professor Conte” risale al 6 gennaio : oggetto del messaggio del “prof”  era il Recovery Plan e le osservazioni di Italia Viva accolte che  lo andavano a modificare. Poi il silenzio assoluto tra i due.

PPs, chissà al Quirinale come saranno contenti di sapere che la "gamba centrista" di Conte è nata zoppa e a "somma zero": cambiando l’ordine dei fattori il risultato della conta dei numeri in Parlamento non cambia. Conte non prende un voto in più, nemmeno con i "senatori in prestito" (senza i quali non si sarebbe nemmeno riusciti a formare il gruppo).