Palazzi & potere

Elezioni 2018: Boldrini sogna il ticket con Grasso ma i big bersaniani...

Elezioni 2018: Laura Boldrini simbolo delle battaglie femministe

Si propone come simbolo delle battaglie femministe. E chiede parità di trattamento, scrive il Qn: il riconoscimento cioè di essere uno dei soggetti costitutivi della neonata forza della Ditta Bersani & co. Le piacerebbe avere un ruolo ufficiale, magari quello di numero due di Grasso, ma nelle file di LeU è un' ipotesi che tutti danno per impraticabile: «Il ticket istituzionale è una pagliacciata», «che facciamo, il partito dei presidenti?». Poi è chiaro: nei gruppi dirigenti, comunque saranno strutturati, si troverà un posto anche per lei. Ragion per cui, negli stati maggiori del movimento, circola un certo malcontento. Ma come - s' infervora più d'uno - fino a qualche giorno lei fa era in predicato per diventare la vice di Pisapia dentro Campo progressista, addirittura si era parlato di una sua leadership in sostituzione all' ex sindaco milanese e ora che viene qui per forza di cose dobbiamo premiarla? Di sicuro, la presidente della Camera è un personaggio che non ha intenzione di «fare tappezzeria» in una formazione che secondo D' Alema può ambire addirittura a un risultato elettorale a due cifre e che, chiosa lei, «sarà una forza aperta, inclusiva e di governo». Pronta a candidarsi nel collegio uninominale e - naturalmente - nel listino proporzionale.