Palazzi & potere

Giorgia Meloni e la "bufala" su George Soros: ERRORE CLAMOROSO

Giorgia Meloni e il video diffuso su Facebook

Quella delle carte di credito "pagate da Soros" e' una notizia falsa, un caso da manuale di disinformazione dove vengono mischiate questioni differenti per attaccare bersagli precisi (i migranti, l’Onu,
Soros). Gia’ smentita dall’Unhcr e da numerosi fact-checker
italiani e stranieri, scrive l'Agi, e’ una bufala che e’ arrivata in Italia
dopo aver avuto ampia diffusione in altri Paesi europei.
Il 12 novembre, la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia
Meloni ha diffuso un video sul proprio profilo Facebook in cui
ha chiesto nuovamente conto "di una cosa che e’ stata scritta
sui giornali nelle ultime settimane: cioe’ che la polizia
croata alla frontiera con la Croazia avrebbe trovato dei
richiedenti asilo in possesso di una carta di credito che ha il
logo della Mastercard, della Unhcr e, da una serie di
approfondimenti, parrebbe finanziata dalla fondazione di George
Soros, cioe’ il famoso finanziere internazionale che fa di
tutto per favorire l’immigrazione incontrollata". La stessa
questione era stata sollevata dal parlamentare di Fdi Carlo
Fidanza il 9 novembre, nel corso di un dibattito televisivo in
cui era presente anche la rappresentante italiana dell’Unhcr
Carlotta Sami.
Nel suo video Giorgia Meloni critica l’Unhcr (l’agenzia
delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati) per aver
scritto al presidente della Camera Roberto Fico, in seguito
allo scontro tra Fidanza e Sami, avanzando la richiesta alla
politica di "moderare il linguaggio per non creare spazio per
abusi e violenze", invece di dare risposta sulla questione
delle carte di credito per i migranti.
Le parole di Giorgia Meloni si fondano pero’ su una notizia
falsa, nata nei siti di disinformazione dell’estrema destra,
arricchitasi di dettagli mentre ne aumentava la diffusione, e
gia’ smentita - quando la presidente di Fratelli d’Italia ne
chiedeva conto - da numerose e autorevoli testate di
fact-checking italiane, europee e americane.

 

Come nasce questa notizia? Secondo numerosi media, italiani e
internazionali, la "notizia" originale proverrebbe dal sito sloveno
Nova24, un noto diffusore e fabbricatore di bufale che e’ conosciuto
per i suoi contenuti xenofobi, complottisti, di estrema destra e
antisemiti, tra cui la negazione dell’Olocausto. Un sito che
oltretutto, secondo il New York Times, apparterrebbe a una galassia
di media finanziati da uomini d’affari vicini al presidente ungherese
nazionalista e xenofobo, Viktor Orba’n, per diffondere contenuti di
estrema destra in Europa.
Il 30 ottobre Nova 24 ha scritto nel suo articolo, citando come
fonte un reportage di inizio settembre della testata croata
kamenjar.com, che un non meglio identificato esponente della polizia
croata avrebbe riscontrato che "un gran numero di questi immigrati
clandestini e’ ben vestita e attrezzata - scarpe nuove, telefoni
cellulari moderni, armi bianche, e molti hanno carte di credito
MasterCard. Senza nome, ci sono scritti sopra solo il numero e il
marchio Unhcr". Non si tratta dunque di una fonte ufficiale della
polizia croata, ma di una testimonianza verbale riportata in forma
anonima.
In ogni caso, qui ancora non si parla di Soros, ma l’aggiunta del
ruolo del finanziere, spesso al centro delle teorie complottiste
dell’estrema destra, non tarda ad arrivare. Il primo novembre il sito
americano di estrema destra infowars.com, altro noto diffusore di
notizie false e complottismo, ha ripreso nella sua edizione europea
la notizia di Nova24 aggiungendo il dettaglio del supposto ruolo di
Soros, che pagherebbe carte prepagate per i migranti. Dalla nostra
ricerca ci risulta che sia stato il primo a farlo. Nei giorni
successivi altri siti della galassia dell’estrema destra hanno
ripreso la nuova versione della notizia.
Il 5 novembre la notizia e’ arrivata anche su alcuni siti e testate
italiani, ad esempio Gli Occhi della Guerra e Libero, che di nuovo
citano Nova24 come propria fonte. A questo punto la storia ha assunto
le caratteristiche di cui parlano anche da Fidanza e Meloni.
Scrive ad esempio Libero: "Carte di credito prepagate e senza nome
date in regalo ai migranti, in modo che possano circolare liberamente
per l’Europa. A distribuire tali carte sarebbero l’Unhcr e l’Ue in
collaborazione con MasterCard e il magnate ungherese George Soros".
L’Italia, in ogni caso, e’ in buona compagnia: la bufala negli
stessi giorni e’ rimbalzata su moltissimi siti esteri di estrema
destra e di controinformazione, venendo talvolta ripresa anche da
testate giornalistiche, in tutta Europa. Possiamo citare ad esempio
la Germania, l’Olanda, la Francia, l’Austria e la Svezia.

- PERCHE’ E’ UNA BUFALA
In questa notizia falsa vengono mischiate tre notizie distinte e
viene creato un caso ad arte per attaccare dei bersagli precisi. Nel
2011, l’Unhcr ha lanciato in Moldavia un programma che ha permesso ai
beneficiari dei sussidi offerti dall’agenzia dell’Onu di accedere ai
propri soldi (tre euro al giorno, 30-36 al mese) tramite bancomat. In
questo modo, si voleva velocizzare e semplificare la distribuzione
dei sussidi che normalmente l’Unhcr assegna ai richiedenti asilo. Il
programma e’ stato inoltre potenziato nel 2016. Un’altra iniziativa
del genere e’ poi stata lanciata in Grecia nel 2017.
Vicenda separata e’ invece la partnership che nel 2016 e’ stata
stretta tra Mastercard e il Ministero del lavoro della Serbia, per
far si’ che agli aventi diritto allo status di rifugiato (siriani,
iracheni e afghani) venisse dato un bancomat per far fronte alle
spese necessarie quotidiane.
E questa e’ un’altra iniziativa, non collegata con la precedente,
visto che l’Unhcr non ha qui alcun ruolo.
Nel 2017, poi, sempre Mastercard ha annunciato un piano per esplorare
la possibilita’ di avviare un’iniziativa comune con Soros
(probabilmente con la sua fondazione Open Society, ma questo non e’
specificato nel comunicato di Mastercard), per aiutare le comunita’
piu’ vulnerabili, in particolare migranti erifugiati. L’iniziativa
dovrebbe chiamarsi Humanity Ventures.
Questa e’ un’altra iniziativa ancora, diversa dalle precedenti:
dalle prime, in quanto l’Unhcr non ha qui alcun ruolo, e dalla
seconda, in quanto qui si tratta di un progetto che - stavolta si’ -
coinvolge Soros ma che non ha ancora visto la luce.