Palazzi & potere

Governo, Conte non vuole il cambiamento in Consob

Governo, Conte fa orecchie da mercante alle richieste di Grillo, Di Maio e Salvini: in Consob preferisce mantenere le cose come stanno

Per quanto riguarda la Consob la necessità è quella di fare presto. La situazione per Conte si sta facendo incandescente, rivela Dagospia. A Palazzo Chigi se la stanno prendendo comoda a dispetto degli accordi già presi e persino resi pubblici tra gli azionisti di maggioranza del governo Salvini e Di Maio con in più addirittura la benedizione di Beppe Grillo (cosa mai accaduta prima per un fatto del genere) a favore di Marcello Minenna.

Ma i soliti bene informati giurano che tutto ciò non sta accadendo per caso: temporeggiare, fare melina, significa cercare altri nomi da contrapporre a Minenna, nomi che però al momento non si vedono all'orizzonte. Troppo deboli e di basso profilo i curriculum circolati finora, fanno notare fonti istituzionali di alto rango. Meglio dunque, secondo il Premier, proseguire con gli attuali vertici nominati da Matteo Renzi. Persino l'ipotesi Zingales che riprende a circolare in queste ore è già stata smentita dal diretto interessato. Insomma, un ballon d'essai, un modo per tentare di spaccare i 5Stelle.

Nel frattempo, continua Dagospia, fioccano le interrogazioni parlamentari e persino lettere, come quella che in questi giorni sta facendo molto discutere in Consob, indirizzata al Capo dello Stato Sergio Mattarella da Giuseppe Bivona socio della società di investimenti londinese Bluebell partners e solitamente ascoltatissimo dai vertici di Lega e 5Stelle (dalle sue riflessioni i gialloverdi hanno spesso preso spunto per iniziative parlamentari). Insomma, la telenovela Consob dopo oltre quattro mesi senza Presidente non è ancora terminata.