Il Csm vuole modificare il Decreto Renzi che favorisce le 'soffiate'
Affaritaliani Palazzi&Potere nelle scorse settimane aveva anticipato l'iniziativa dei 'vertici' della magistratura
Si è svolta ieri, al Consiglio Superiore della Magistratura, la seconda giornata di consultazione con i capi degli uffici requirenti. Nel corso dell'incontro, organizzato in CSM dalla Settima Commissione presieduta da Claudio Galoppi ed alla quale hanno partecipato il primo presidente della Corte Suprema di Cassazione Giovanni Canzio e il procuratore generale della Corte di Cassazione Pasquale Ciccolo, sono state raccolte osservazioni anche critiche in vista dell'emanazione della nuova circolare sulle Procure. Il vice presidente del CSM Giovanni Legnini ha espresso "la volontà di pervenire alla definizione della nuova circolare anche al fine di assicurare il rispetto dei principi di coordinamento, circolazione dei flussi informativi e il corretto ed omogeneo esercizio dell'azione penale, prerogative spettanti ai procuratori generali delle Corti d'Appello. Il fine ultimo è quello di assicurare il rispetto delle regole del giusto processo, anche attraverso la verifica dell'effettivo esercizio dei poteri di organizzazione, direzione e controllo dei Capi degli Uffici". Intervenendo sull'art. 18 del Decreto legislativo n. 177 del 19 agosto 2016, che al quinto comma prevede l'obbligo per la polizia di trasmettere alla propria scala gerarchica le notizie relative all'inoltro delle informative di reato, il Vice Presidente Legnini ha sottolineato che "il CSM si pone l'obiettivo di una corretta ed uniforme attuazione nei Distretti della disposizione di legge, esplorando tutti i possibili margini attuativi ed organizzativi per tutelare il segreto investigativo".