Palazzi & potere
Caos Consiglio di Stato, in 15 pronti a dimettersi
Malumori e veleni all'interno di Palazzo Spada, 15 consiglieri di Stato, tra cui diversi nominati dall'ultimo governo Berlusconi, affilano le armi delle dimissioni: si lavora troppo e gratis. Il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, pronto a far rientrare i cosiddetti «fuori ruolo». Una battaglia silenziosa si sta consumando nel Consiglio di Stato, le cui conseguenze, in caso di imminenti dimissioni, creerebbero non pochi problemi al premier Renzi, già alle prese con i guai del caso Guidi e diverse caselle da occupare. Dover lavorare più del dovuto senza aver diritto ad uno stipendio, altrimenti s' infrangerebbe la legge, avrebbe indotto molti consiglieri ad un eclatante gesto di protesta: dimettersi. Il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, avendo avuto il sentore di quanto si sta consumando alla sua ombra, ha già inviato numerose lettere per richiamare i «fuori ruolo» a Palazzo Spada. I «fuori ruolo» sono consiglieri prestati ad altri Enti. Spesso capo di gabinetto nei vari dicasteri o consulenti strategici nelle Istituzioni. Se tutti i fuori ruolo dovessero essere richiamati, scrive il tempo, si creerebbe una sorta di domino che avrebbe come ultima pedina proprio Renzi, costretto a mettere mani e avviare il tormentato valzer di nomine ed equilibri politici da rispettare.