Palazzi & potere

Legge elettorale, martedì potrebbe cadere il Rosatellum

Legge elettorale, martedì la Consulta decide sull'ammissibilità del ricorso contro l' approvazione con la fiducia

Per la terza volta in pochi anni la Corte costituzionale - ormai supplente in servizio effettivo permanente del Parlamento - si occuperà di legge elettorale. Sul banco degli imputati c' è l' ultimo arrivato, il Rosatellum, anche se a questo giro i giudici sono chiamati a dirimere non questioni di sostanza, bensì di forma, scrive il Fatto. Che, com' è noto, in queste faccende non sono affatto lontane parenti. Oggetto del ricorso - presentato da deputati e senatori del Movimento 5 Stelle, rappresentati dal gruppo di avvocati che fece dichiarare incostituzionali Porcellum e Italicum - è il conflitto di attribuzione contro le due Camere: la legge elettorale è stata approvata con la fiducia imposta dal governo, impedendo il dibattito su quella legge che, secondo l' articolo 72 della Costituzione, deve sempre seguire "la procedura normale di esame e di approvazione diretta".
La questione sembra affare da Azzeccagabugli, eppure gli effetti rischiano di far fare la fine del cappone a qualcuno dei nostri leader. Casomai la Corte ritenesse ammissibile il ricorso e poi riscontrasse effettivamente un vizio nell' iter di approvazione del Rosatellum, questo sarebbe annullato. A pochi mesi dal voto potremmo ritrovarci con i due Consultellum (cioè quel che resta di Italicum per la Camera e Porcellum per il Senato dopo i due interventi della Consulta) da armonizzare per andare alle urne.