Mieli sul Corsera: il premier ha modi poco saggi
Paolo Mieli non usa mezzi termini sul Corsera nei confronti di Renzi. Più che revoca della fiducia, uno spazientito warning al viziato fiorentino. Una lezione di storia della diplomazia dal Regno d' Italia in poi che dovrebbe costituire un monito definitivo, rimarcando come questi toni siano tipici delle fasi "più instabili del nostro passato" e quanto possa esser considerato «disdicevole presentarsi nei consessi internazionali battendo i pugni sul tavolo». Ora che la "tentazione di insistere nell' assunzione di posture baldanzose appare di nuovo forte", fa sapere Mieli a Renzi, occorre ricordare quanto sia "poco saggio" questo atteggiamento e quanto "valgano poco o niente le lodi che ci diamo da noi".
E nonostante negli ambienti Ue si ammetta che £Renzi probabilmente ha ragione sul 70% delle cose che dic"», il credito europeo del premier è in caduta libera. Lo testimoniano bene anche le indiscrezioni raccolte da Paolo Valentino tra i funzionari di Bruxelles e pubblicate dal Corsera: «A Renzi l' Europa interessa poco, ai consigli europei è palesemente annoiato, non gli piacciono i rituali, i meccanismi, il modo di lavorare. Attacca questo e quello, ma poi si spazientisce con i dettagli, che sono tutto, e si estranea».