Palazzi & potere
Mps: Lannutti, stop a Jp Morgan e a esproprio risparmio
Soluzione privata serve solo a 448 mln di commissioni
"Il governo non deve piu' assecondare le illusioni di JPMorgan e di Marco Morelli per evitare la nazionalizzazione" del Monte dei paschi di Siena: lo scrive in una nota Elio Lannutti, presidente dell'Adusbef, secondo cui il nuovo numero uno della banca senese "continua a giocare sulla pelle di correntisti, risparmiatori, lavoratori". L'accusa si riferisce, in particolare, al fatto che Morelli ha a detta dell'Adusbef evocato "il cambiamento del quadro politico istituzionale post 4 dicembre, che ha di fatto reso impossibile rendere vincolanti le manifestazioni di interesse che avevamo ricevuto, riferendosi agli investitori che si erano detti interessati a partecipare all'operazione da 5 miliardi per il rafforzamento patrimoniale della banca". Il governo - prosegue Lannutti - "non deve piu' assecondare le illusioni di JPMorgan e di Marco Morelli, per evitare la nazionalizzazione dell' istituto" attraverso "la riapertura dell' offerta di scambio tra bond subordinati e azioni per quei sottoscrittori che a novembre sono praticamente stati esclusi dalla Consob per incompatibilita' del profilo di rischio, cercando accordi con la Bce, in deroga alle normative Mifid per addossare ancora una volta al 'parco buoi', rischi inaccettabili". Il risanamento privato a detta dell'Adusbef "non sembra attenere alla salvaguardia di correntisti, risparmiatori, lavoratori che corrono gravissimi rischi, ma alla notevole commissione deliberata per l'operazione, pari a 448 milioni di euro, per una banca che in borsa ne vale poco piu' di 500 milioni di euro dopo essere stata spolpata e saccheggiata con aumenti di capitali e distruzione di valore superiore a 20 miliardi di euro".