Palazzi & potere
Pd, Renzi: pretoriani e liste elettorali blindate per salvarsi dalla sconfitta
Per Renzi ora l'importante è riuscire a nominare l'80% dei suo parlamentari
Se lo chiedono un po' tutti nelle sale ricolme di sfarzo del Transatlantico, ovvero del Parlamento: «Come mai Matteo Renzi ha fatto di tutto pur di approvare una legge elettorale come il Rosatellum che, a dire dei maggiori sondaggisti, non porterà nulla di buono al Pd?» Le previsioni sono impietose: i sondaggi danno il Partito democratico ballare pericolosamente intorno al 25%, ovvero la tanto vituperata, dal toscano, «quota Bersani». E qualcuno dice, non senza malizia, che il Pd stia addirittura già sotto quella quota. Perchè allora il segretario dem avrebbe smosso mari e monti, indispettito un Presidente del Senato e larga parte dell'opinione pubblica pur di ottenere a tappe forzate il Rosatellum?
La risposta, scrive Italia Oggi, è da ricercare nella futura strategia del leader dem: Renzi sa benissimo che, al di là dei roboanti pronunciamenti circa un impossibile 40% da raggiungere, il Pd non andrà certo benissimo alle prossime elezioni e rischia seriamente di arrivare terzo alle prossime politiche dopo i 5Stelle e il centrodestra. Quindi l'unico modo per tentare di sopravvivere politicamente sarà quello di blindarsi, chiudersi nel bunker del Nazareno con i fedelissimi che nel frattempo avrà scelto con cura assieme al fidatissimo Luca Lotti e con i quali avrà riempito le liste elettorali.
Liste che, come rivela una nostra fonte, si vanno riempendo proprio in questi giorni tra veti e scambi di messaggi incrociati con i principali capi corrente del partito. In poche parole, continua Italia Oggi, l'appeal del Rosatellum agli occhi di Renzi (ma non solo ai suoi) sta proprio nella possibilità di poter scegliere in prima persona, senza mediazioni correntizie e con pochissimi margini di errore, circa l'80% dei futuri parlamentari eletti. Il vero obiettivo, ben sapendo che sarà molto difficile ottenere la vittoria, sarà quindi quello di difendere la sconfitta circondandosi di pretoriani pronti a tutto pur di proteggere il loro Cesare. «Il problema del leader dem non sarà, infatti, quello di vincere le prossime elezioni ma sarà quello di sopravvivere alla sconfitta» fanno notare esponenti del Nazareno. «Matteo sa benissimo che se anche riuscirà a sopravvivere alla batosta siciliana potrà fare poco o nulla contro un ulteriore eventuale capitombolo alle prossime politiche: l'unico modo per tentare di salvare la poltrona di segretario sarà proprio quello di avere, da un lato, un partito blindatissimo e dall'altro l'accordo in tasca con Berlusconi per le larghe intese che gli consentirebbero di controllare un cospicuo numero di ministeri». E se tutto questo accadrà, sarà proprio grazie al Rosatellum.