Quei 'confratelli' che bussano a Gentiloni: al voto al voto!
Pressing sul premier per votare al più presto
I confratelli bussano ogni giorno alla sua porta per rammentargli il suo destino: Delrio lo fa a ogni intervista, Orfini a ogni dichiarazione. Nel Pd c' è pure chi anticipa «come» avverrà l' evento. Perché il «quando» è scontato, dato che a giugno Renzi vuole votare. E Gentiloni, senza lasciar mai trasparire emozioni, ogni giorno ascolta e sorride: «È il mio memento mori quotidiano» . Il presidente del Consiglio, scrive il corriere della sera, convive con la data di scadenza del suo governo da quando il segretario del Pd l' ha scelto per formare il governo. Da allora dedica parte del suo tempo ad appuntarsi il giorno delle urne, che Renzi gli anticipa sempre come definitiva. Così in un mese e mezzo ha finito per scarabocchiare sull' agenda quasi tutte le domeniche di aprile e di maggio. Imbrattata anche l a pagina dell' 11 giugno, riteneva che il calendario elettorale si fosse esaurito. Invece no, perché ha dovuto aggiornare l' appuntamento al 25 giugno. «Ma saremmo in estate...», ha esitato il premier prima di scrivere. «Sì, ma ci sono dei precedenti», gli ha spiegato l' ex premier. E il premier ha scritto.