Palazzi & potere
Rai, scoop di Dagospia: ecco chi è stato appena nominato
Rai, scoop di Dagospia: ecco chi è stato appena nominato
"Ogni volta proviamo a ricucire - dice un parlamentare del Pd che segue da vicino la partita Rai- ma Salini sembra infischiarsene. Ieri ha votato il budget con una inedita alleanza 5Stelle-Fratelli d'Italia. Questa cosa chiaramente avrà ripercussioni. Non possiamo andare avanti così: Salini non ha un asse, ogni volta cerca di sfangare la giornata con chi raccatta. Ma così dove va?". Ieri la consigliera Borioni si è astenuta, ma fino all'ultimo era incerta se uscire dall'aula e non votare il budget di Salini: sarebbe stata una rottura clamorosa. Poi si è deciso la linea più soft dell'astensione, però con annesso comunicato iper critico contro l'Ad.
C'è poi la vicenda nomine, scrive Dagospia. I cambi dei direttori ("di tutti, dal primo all'ultimo" sottolineano dal Pd) arriveranno il 21 anziché il 14 febbraio."Con i dati di mancato pluralismo registrati dell'Agcom e i cali negli ascolti questa è un'altra dimostrazione di inaffidabilità" sanciscono dal Pd. Che ormai hanno proprio perso la fiducia nell'Ad. "E chissà se poi le nomine davvero le farà, il 21...". Da Viale Mazzini però la pensano diversamente: nel prossimo Cda ci sarà il cambio di passo tanto auspicato, ovvero le nomine.
E Salini farà di tutto, come chiesto dal Ministro dell'economia Gualtieri, a rendere coerente la maggioranza in Cda con quella politica. Ovvero, cercare la convergenza con i consiglieri di riferimento del Pd e M5s. D'altra parte Salini ha già voluto dimostrare buona volontà portando con se il Dg Rai Matassino nei giorni scorsi all'incontro con il Ministro Gualtieri: quello stesso Matassino nominato ieri coordinatore del nuovo piano industriale nel ruolo di Trasformation Officer: la volontà è di mandare un segnale forte di impegno per la realizzazione del piano industriale.
Intanto il Presidente della Rai Marcello Foa non perde tempo e, a quanto apprende Dagospia, proprio in queste ore ha nominato la giornalista Annalisa Bruchi Segretario generale del Prix Italia al posto di Karina Laterza.