Palazzi & potere

Segreto investigativo a rischio, magistrati in rivolta

Nel mirino l'obbligo di informare i capi delle polizie voluto dal governo Renzi


Giù le mani dal segreto investigativo. Che, codici alla mano, è nelle mani della sola magistratura. Arriva da Torino e dai procuratori di tutto il Piemonte un netto "altolà" alle polizie e alla possibilità di trasmettere ai capi - e quindi, inevitabilmente, anche ai responsabili politici - i rapporti con le notizie di reato, scrive Repubblica. La circolare del procuratore di Torino Armando Spataro viene condivisa da tutti i colleghi.
Sarà il capo dell' ufficio a chiedere formalmente il rispetto del segreto. Le polizie potranno controbattere, continua Repubblica, ma qualora dovessero insistere in quello che Spataro e i suoi colleghi considerano «un vulnus», un' aperta violazione del segreto delle indagini, non resterebbe che la via di un conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale.