Spy story Occhionero: "Inchiesta fabbricata"
Una notizia di reato «fabbricata». La Procura che gli avrebbe mandato di nascosto sul suo computer uno «spyware», un software spia. Una perquisizione a casa in cui gli agenti della postale avrebbero «provato a prendere il controllo» di due server «posti sul territorio americano», scrive il corriere della sera. E, dopo una sua denuncia inviata al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ecco una presunta «accelerazione dell' arresto».
È durissima la lettera inviata da Regina Coeli al suo legale Stefano Parretta da Giulio Occhionero: l' ingegnere nucleare di 45 anni arrestato tre mesi fa assieme alla sorella Francesca Maria, di 49, con l' accusa di cyberspionaggio, che non esita a parlare di «eversione».